Fabrizio Ferrandelli: “Se Orlando entra nel PD io straccio la tessera”. Gli scenari, però, sono altri…

DIA RETTA A NOI, ONOREVOLE: DIETRO I MOVIMENTI DEL SINDACO DI PALERMO CI SONO ‘GIOCHI’ PIU’ GRANDI DI LEI…

Alla fine Fabrizio Ferrandelli è un romantico. Un sognatore. E’ convinto che la politica, in Italia, sia una cosa seria. E dire che a Sala d’Ercole – Ferrandelli è un parlamentare regionale – appoggia il Governo di Rosario Crocetta: il presidente della regione che, nell’estate del 2012, in campagna elettorale, doveva smantellare in Muos di Niscemi e che oggi considera lo stesso Muos “uno strumento di pace”.

A Ferrandelli – candidato perdente contro Leoluca Orlando alle ultime elezioni comunali di Palermo – l’idea che lo stesso Orlando passi, armi e bagagli, nel PD non gli va proprio a genio. In effetti, Ferrandelli era candidato a Sindaco del PD contro Orlando, appoggiato, allora, da Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia.

“Lo dico una volta per tutte: se Leoluca Orlando prende la tessera del PD, io per coerenza la strappo. Il Partito decida, o io o lui”.

Così si esprime, con un tweet, Fabrizio Ferrandelli. Intanto, però, la ‘trattativa’ tra il PD e il Sindaco Leoluca Orlando e i 22 consiglieri comunali del Movimento 139 che lo seguono va avanti. E potrebbe anche andare a buon fine. 

Ferrandelli è ultimativo: e, con un “ultimatum”, fa sapere che se il PD dovesse ‘imbarcare’ Orlando lui, per coerenza, lascerebbe il Partito.

Ferrandelli è giovane. Non sa che Orlando litiga e si ‘innamora’ degli ex comunisti sin dai tempi del Pci.

Le prime liti tra Orlando e il Pci iniziano alla fine degli anni ’80 sulle ridenti ville della ridente collina di Pizzo Sella. Le baraonde continuano ininterrottamente negli anni ’90, quando Orlando era Sindaco di Palermo e buttava fuori dalla sua stanza un dirigente dell’allora Pds, dicendo che non ne poteva più di un soggetto che non faceva altro che chiedergli raccomandazioni…

In quegli anni, Orlando, per fare un dispetto a Cracolici – che cercava in tutti i modi di fargli lo ‘sgambetto’ – nominata assessore comunale Franco Miceli, cioè l’avversario dello stesso Cracolici…

Per il primo decennio del 2000 Orlando è rimasto a galla, barcamenandosi di qua e di là. A rilanciarlo come Sindaco di Palermo hanno pensato i due ‘geni’ del PD: Cracolici e Lumia, che hanno utilizzato proprio Ferrandelli.

Alla fine Orlando ha vinto su tutta la linea: ha umiliato a Palermo Cracolici e Lumia alle elezioni comunali, facendogli mangiare la polvere. E ha aspettato, seduto sulla sponda del fiume, che gli stessi giochi interni al PD – immancabili in questo Partito di rissosi – ‘macinassero’ Cracolici e Lumia.

Quando ha visto che tutt’e due – dopo essersi beccati come i celebri capponi di Renzo – sono stati sbattuti fuori dalle liste per le europee, ha deciso di entrare nel PD dal ‘portone’ di Giuseppe Lupo. Non prima di avere cambiato mezza Giunta comunale. Con la mezza promessa che ne cambierà un’altra mezza, lasciando intendere in modo fumoso che potrebbe scegliere qualche esponente del PD.

Noi ogni tanto l’attacchiamo. Ma Orlando, nella politica siciliana, è un ‘professore’. Lei, invece, onorevole Ferrandelli, è un ‘alunno’ vivace ma inconcludente. Quando le va bene la ‘rimandano’ a settembre. E certe volte la ‘promuovono’ anche se lei non lo merita.

Dia retta a noi, onorevole Ferrandelli: eviti, in politica, di dire “mai”. Perché, in politica, tutto è possibile.

Studi attentamente quello che sta succedendo. Magari intuirà che sono in corso ‘giochi’ che lei nemmeno immagina.

Che le dobbiamo dire? Che si sta formando – dentro e fuori l’Ars – uno schieramento per liquidare Crocetta, Lumia e Confindustria Sicilia? Non lo escluda.

I continui attacchi di Orlando – che in questo momento è presidente dell’Anci Sicilia – al Crocetta non le dicono nulla?

Onorevole Ferrandelli: la Regione è sull’orlo del fallimento. Se il Commissario dello Stato dovesse impugnare la legge di variazioni di Bilancio – eventualità tutt’altro che improbabile – se ne vanno tutti a casa. E,a qual punto, Orlando diventerebbe il candidato naturale del centrosinistra alla guida della regione, Con una statura politica un po’ diversa da quella di Crocetta!

 

Giulio Ambrosetti

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