Una storia strana. Difficile da spiegare. Dario Cartabellotta non tornerà sul luogo del delitto, non rifarà l’assessore nel rimpasto dove entreranno i parlamentari. «Non lo consiglio ai tecnici di entrare in giunta, adesso è la stagione dei politici». Da responsabile del cluster bio mediterraneo della Sicilia è stato commissariato a pochi giorni dalla fine dell’Expo, manifestazione per la quale ritiene di dovere essere particolarmente soddisfatto.
Incontra i giornalisti e spiega le contestazioni che gli sono state mosse da Rosaria Barresi, assessore regionale all’Agricoltura, collega dell’amministrazione Regionale che con lui ha condiviso in tempi diversi ruoli e funzioni di direttore generale ed assessore al Dipartimento Agricoltura. Secondo il governo, Cartabellotta avrebbe fatto un eccessivo uso di affidamenti diretti ritardando a trasferire le risorse dal conto del cluster a quello della Regione con in mezzo un pignoramento da 300mila euro.
Addebiti che Cartabellotta non accetta: «Abbiamo fatto tutto con personale della Regione, cercando di spendere meno pure sugli appartamenti in affitto. Non ho parlato a maggio perché era una partita troppo importante. Tutti i miei atti sono stati da quel giorno sotto controllo, nonostante noi abbIamo aderito al protocollo di legalità previsto dalla Autorità anti corruzione. Ho eseguito tutte le prescrizioni che ho ricevuto . Non avrei versato con tempestività le somme? Si può fare solo un versamento al mese. Abbiamo versato finora oltre un milione e 200 mila euro».
Lo scorso maggio, al momento dell’inaugurazione, il cluster finì al centro delle cronache perché incompleto. La Sicilia, ente capofila del padiglione che ospita undici nazioni mediterranee, ha investito tre milioni di euro. Pochi giorni dopo il presidente Rosario Crocetta aveva affermato: «Il commissario Dario Cartabellotta non doveva assolutamente accettare la consegna del Bio cluster incompleto il giorno prima dell’inaugurazione all’Expo e avrebbe dovuto sollevare una chiara contestazione. Non l’ha fatto: chi ha sbagliato ovviamente pagherà e non faremo sconti a nessuno».
Storie strane della Regione dei rimpasti, dove si rincorrono malintesi, si sovrappongono malumori, si sommano incomprensioni. Dove le carte parlano una lingua propria in cerca d’autore.
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