La leader del Sud-Tiroler Freiheit (Libertà per il Sud Titolo), rivolge un augurio ai promotori della Marcia per lIndipendenza Siciliana, in programma domenica 30 Marzo a Palermo
Un grande viaggio comincia sempre con un piccolo passo. Non importa quanto tempo ci vorrà, l’importante è non perdere mai di vista la meta: la libertà, per ogni popolo, di decidere sul proprio futuro. “Perché uno Stato non può trasformarsi in un carcere per i popoli, perché la democrazia è libertà e la libertà è l’autoderminazione”.
A parlare è Eva Klotz, leader del Sud-Tiroler Freiheit (Libertà per il Sud Titolo), che da anni si batte per la seprazione della sua regione dall’Italia, e che conversando con LinkSicilia, rivolge un augurio ai promotori della Marcia per l’Indipendenza Siciliana, in programma domenica 30 Marzo a Palermo: “Spero in una riuscita della marcia per l’indipendenza siciliana, auguro a tutti i siciliani di ritrovare la loro libertà. Non importa se a questo primo appuntamento non ci saranno folle oceancihe, l’importante è che il processo si sia messo in moto. Sarà una reazione a catena”.
La leader del partito separatista Sud Tirolese ne è sicura. “E’ successo così in tantissime regioni europee. Quelle che erano piccole realtà adesso sono valanghe. Proprio domenica, mentre a Palermo sfileranno i siciliani, noi saremo a Bruxelles con esponenti di popoli che si battono per l’autoderminazione che arriveranno da ogni parte d’Europa, per consegnare all’Ue un documentato firmato da migliaia di persone in cui si chiede il rispetto al diritto dell’autoderminazione. Sarà una manifestazione imponente”.
Anche l’Italia- ricorda Eva Klotz- ha ratificato, già dal 1977, la Carta delle Nazioni Unite, che all’articolo 1, individua come fine delle Nazioni Unite il seguente dettato: “Sviluppare tra le nazioni relazioni amichevoli fondate sul rispetto e sul principio dell’eguaglianza dei diritti e dell’auto-determinazione dei popoli…“.
Però non sembra ricordarsene: “Lo farà- dice la leader Sud Tirolese a LinkSicilia- uno Stato non può essere il carcere dei popoli. E non potrà ignorare a lungo le istanze democratiche. Ormai la gente ha capito qual è la strada”.
E sa di cosa parla: è stata lei ad organizzare il referendum sul’autodeterminazione dellSud Tirolo. Su un totale di 61.189 votanti il 92,17% si è espresso a favore del ritorno all’Austria di cui si sentono parte. Un referendum che non ha valore legale ma, di certo, un forte segnale politico, che ha dato il via alle trattative con Vienna, prima ancora che con Roma.
Prima di salutarci Eva Klotz, ricorda un suo viaggio a Palermo: “Qualche anno fa sono stata ospite ad un convegno. Mi ha colpito la consapevolezza mostrata da tanta gente, che a microfoni spenti, mi diceva quanti danni lo Stato italiano aveva causato al Sud e alla Sicilia, a partire da Garibaldi. E’ quindi solo una questione di tempo. La gente capirà in massa, come è successo da noi, che non può esserci democrazia lì dove ci sono imposizioni e che non avere un futuro con l’Italia non equivale a non avere un futuro. Anzi. D’altronde, sappiamo che questo fuoco in Sicilia non si è mai spento. Finalmente si è riaccesso”.
Arriva in Sicilia un promotore del referendum separatista Veneto
Quaranta miliardi di euro. Sarebbe questo il giro d'affari delle mafie in Italia. Un numero…
Una processione vissuta in preghiera con la sospensione di tutti i segni festosi. Niente banda…
Un uomo, 29enne originario del Bangladesh, è stato accoltellato la scorsa notte a Palermo, nel mercato…
La Polizia, a Catania, ha denunciato un 20enne responsabile del furto di un borsello all’interno…
I carabinieri della sezione Radiomobile della compagnia di Marsala hanno arrestato in flagranza un 35enne…
Un operaio irregolare, originario del Màghreb, è stato abbandonato per strada nell'isola di Panarea, lontano…