Le elezioni Europee in Italia hanno un vincitore: la Lega. Il partito di Salvini è al 34 per cento. Segue il Partito democratico al 22,5 per cento. Solo terzo il Movimento 5 stelle poco sopra il 17 per cento. Al quarto posto Forza Italia che si ferma all’8,5 per cento, seguita da Fratelli d’Italia al 6,4 per cento. Non supererebbero la soglia del 4 per cento né +Europa al 3,2 per cento, Europa Verde al 2,4 per cento né La sinistra all’1,7 per cento.
Uno scenario diverso si registra in Sicilia, dove il Movimento 5 stelle si conferma primo partito ma perdendo molti punti percentuali rispetto alle elezioni Politiche di un anno fa. I Cinque stelle al momento si al 31,21 per cento (nel 2018 avevano ottenuto il 48 per cento nell’Isola).
La Lega, dal canto suo, si afferma al secondo posto nell’Isola. Una crescita di consensi molto importante rispetto a un anno fa. Oggi infatti il partito di Salvini sfonda il muro del 20 per cento – 20,74 il dato esatto – contro il 5 per cento delle Politiche 2018. In pratica nell’Isola più di un elettore su cinque si riconosce nella Lega. Forza Italia, al momento col 16,97 per cento (in calo rispetto alle Politiche, ma la Sicilia resta la regione dove il partito di Berlusconi centra il risultato migliore d’Italia), e Partito Democratico col 16,65 per cento (in crescita rispetto a un anno fa) si giocano il terzo posto. Buon risultato anche per Fratelli d’Italia: 7,62 per cento nella regione, con un picco in provincia di Siracusa dove supera il 15 per cento, trainata dalla candidatura del sindaco di Avola Luca Cannata). Ampiamente sotto la soglia di sbarramento anche in Sicilia finiscono +Europa (1,89 per cento) e La Sinistra (1,46 per cento) ed Europa Verde (1,17 per cento). Non raggiungono l’1 per cento gli altri partiti in corsa: Popolo della Famiglia – Alternativa popolare (0,56), Partito Animalista (0,5), Partito Comunista (0,46), Popolari per l’Italia (0,25), Casapound (0,23), Partito Pirata (0,15) e Forza Nuova (0,13). Sul voto ha pesato il fortissimo astensionismo: sei siciliani su dieci non sono andati a votare.
In tutte le province i pentastellati sono nettamente il primo partito. Con un’unica eccezione: Messina, dove Forza Italia, trainata dall’asse Cateno De Luca-Dafne Musolino, al momento resta poco più di 300 voti dietro ai cinquestelle.
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