A meno di 24 ore di distanza dalla prima eruzione dell’anno, l‘Etna è tornata a dare spettacolo dal cratere di sud est con enormi fontane di lava alte fino a 600 metri. Stanotte l’attività esplosiva è iniziata intorno a mezzanotte ed è cessata poco dopo le due e mezza. Mentre è proseguita l’emissione di lava fino alle prime ore del mattino, la colata si è riversata nella desertica valle del Bove. Ancora problemi nei paesi della fascia ionica a causa della densa nube di cenere che si è riversata, in misura minore rispetto a ieri, nella zona di Giarre.
Non accadeva dal 1 giugno del 2000 – riferisce l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania – che l’Etna non producesse due parossismi nel giro di 24 ore. L’attività di stanotte ha provocato una nuova frattura sullo stesso cratere di Sud est, nella parte bassa occidentale del cono, dalla quale è fuoriuscita una colata lavica. Il vulcano ha anche emesso piccoli lahars, un misto di materiale piroclastico e acqua.
Si procede intanto con molta cautela per le strade di Giarre e Riposto, dove la spessa coltre i cenere piovuta ieri non è stata rimossa neanche nelle vie principali. A complicare la situazione la pioggia caduta in serata che ha reso molto insidioso il basolato lavico.
[Foto di copertina Etna Walk]
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