Sembra quasi un triste copione quello denunciato con rabbia e amarezza da Francesco Caltabiano, presidente dell’associazione Sicilywalking. Meglio di qualsiasi parola, sono le immagini a parlare chiaro e a raccontare uno degli aspetti che mai gli amanti dell’Etna e della natura vorrebbero sentire. Le fotografie sono state postate da Francesco sul suo profilo social e ritraggono alcune vistose scritte realizzate con delle bombolette spray sulle pareti all’interno della grotta di Piano Noce, una cavità di scorrimento lavico nel territorio nord-orientale del parco dell’Etna. «Mi ero recato a Piano Noce con Nello Russo, guida naturalistica e vicepresidente di Siciliwalking, per un’escursione all’interno di questa splendida grotta e insieme abbiamo fatto questa triste scoperta» racconta Caltabiano.
«Si tratta di un gesto d’inaudita e inspiegabile inciviltà – va avanti Caltabiano – anche considerando il fatto che alcune di queste scritte sono state fatte in angoli della grotta molto nascosti e “poco visibili” dai fruitori. Mi chiedo quindi quale fosse lo scopo di questi vandali che hanno apposto la propria firma a caratteri cubitali sulle pareti della grotta, se non quello di lasciare il proprio nome a perenne memoria della loro ignoranza e bestialità», continua con rabbia il presidente dell’associazione.
Fa molto pensare anche la premeditazione del gesto con la quale gli autori hanno organizzato un escursione, anche abbastanza lunga, per raggiungere la grotta, portando con sé le bombolette colorate. Il problema che Caltabiano si pone – da guida naturalistica e da amante della montagna – è che, se da un lato la promozione e la valorizzazione del territorio permette un avvicinamento della gente comune ai percorsi naturalistici e al patrimonio geologico etneo, dall’altro ne mette a serio rischio la stessa incolumità.
La Grotta di Piano Noce, infatti, dove sono state rinvenute le scritte, è una lunga cavità davvero poco conosciuta perfino da chi frequenta assiduamente la montagna e anche abbastanza difficile da trovare per via della mancanza di segnaletica. Il suo valore geologico e naturalistico è inestimabile, non solo perché la grotta si è impostata all’interno di una colata preistorica, ma anche perché nei suoi antri si trovano numerose stanze con soffitti bassi, cunicoli e pareti in cui sono ben visibili le strutture geologiche di scorrimento lavico.
Anche il territorio che fa da cornice alla grotta è un tesoro naturalistico: uno spettacolare e fitto bosco di querce conosciuto come la Cerrita, dove è possibile imbattersi in diversi tipi di funghi e di animali. L’associazione Sicilywalking ha mostrato l’interesse a voler rimediare a questo gesto di profonda inciviltà attivandosi per provare a pulire le pareti della grotta, cosa non semplice trattandosi di una cavità naturale difficilmente raggiungibile e con evidenti problemi di sicurezza.
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