«Passiamo lì sopra dieci ore al giorno, la prima cosa che impariamo è che le regole della natura devono essere rispettate. L’Etna è un vulcano attivo, fa solo il suo lavoro». Andrea Mazzaglia è una delle guide vulcanologiche di Etna Sud. Questa mattina, intorno alle 11, si trovava sul versante da cui si è aperta la fessura della colata che si avvia nella Valle del Bove. «Sono ancora qui, a circa 2500 metri – racconta a MeridioNews – La situazione mi pare perfettamente sotto controllo, l’attività sembra un poco calata. Ma ovviamente non si può prevedere cosa accadrà nelle prossime ore».
Nel momento clou, in mattinata, sono state per prime le guide di Etna Sud a invitare ad allontanarsi le persone che si trovavano sull’Etna: «Non c’erano molti turisti – spiega – Per lo più si trattava di addetti ai lavori. Stamattina c’era un vento fortissimo, che non rendeva semplice avvicinarsi. Quando l’attività si è fatta più intensa, dopo i primi tremori, non abbiamo fatto altro che dire a chi c’era di allontanarsi, per la sicurezza di tutti, anche se il rischio era piuttosto limitato».
Normalmente, in situazioni di rischio, i Comuni dell’area sommitale o la prefettura di Catania emanano ordinanze per interdire l’accesso alle quote più elevate. Prima che si muovano le istituzioni, però, è il vulcano a dettare i tempi e la conoscenza del territorio a stabilire il da farsi. «Il nostro lavoro è comunque salvaguardare la sicurezza delle persone – prosegue Mazzaglia – Quello che sta accadendo oggi rientra nella normale attività dell’Etna, aspettiamo di vedere come evolve».
Dello stesso avviso è il collega Salvo Longo. Raggiunto telefonicamente da questa testata, si trova a tremila metri sul livello del mare, proprio sul versante Sud-Est: «Questa mattina non si riusciva a capire molto di quello che stava accadendo – racconta Longo – La nube di cenere copriva l’intera zona. Adesso, anche se c’è ancora molto vento, quello che succede è più chiaro: la frattura si è aperta a bottoniera, ha iniziato intorno ai 2900, 3000 metri e scende fino a 2400, più o meno». «Più tardi scenderò di nuovo di quota e proverò ad avvicinarmi ancora un po’ – conclude – Nel frattempo, con la relativa calma che c’è, mi sto godendo lo spettacolo».
(Per i video si ringraziano il Cai di Linguaglossa e le guide vulcanologiche Giuseppe Amendolia, Andrea Mazzaglia e Salvo Longo)
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