Attività stromboliana e un flusso di lava sono stati osservati dai crateri sommitali fino alla notte appena trascorsa. La cenere vulcanica è confinata in cima. Intorno alle 4.40 l’Ingv ha emesso un avviso per l’aviazione di colore arancione. Alle 18 di ieri era di colore rosso. Nel dettaglio, l’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha comunicato che a partire dalle 18:40 di ieri si è osservato un graduale aumento dell’attività esplosiva al cratere di sud-est che ha prodotto una cospicua emissione di cenere in direzione Sud, che ha raggiunto la quota di circa cinquemila metri.
Contestualmente, è proseguita con intensità variabile l’emissione lavica alle bocche effusive formatesi il 12 e 20 maggio. I fronti lavici più avanzati si attestano a una quota compresa fra 2800 e 2700 metri nella desertica valle del Leone. Dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico, pur mostrando nei giorni scorsi ampie oscillazioni nel suo trend, si è mantenuta stabilmente nell’intervallo dei valori alti. La sorgente del tremore vulcanico risulta ubicata al di sotto del cratere di sud-est, a una profondità di circa tremila metri.
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