Basta aspettare le prime luci del tramonto per accorgersi dei bagliori rossastri che iniziano a illuminare il cielo sopra la Voragine, uno dei crateri sommitali dell’Etna. Non si tratta né di colate laviche né di esplosioni ma di certo quello che appare è comunque uno spettacolo affascinante che tiene incollati su di sé sguardi e fotocamere di esperti, turisti e appassionati provenienti da ogni parte del mondo. L’attività è cominciata il 7 agosto con l’apertura di una frattura sulla parete orientale del cratere Voragine, una zona resa già particolarmente instabile dalle ultime attività eruttive cominciate lo scorso dicembre e prolungatesi fino alla fine di maggio.
Dalla frattura – pit crater, ossia cratere a pozzo generatosi dal collasso di una porzione del terreno – è iniziata una consistente fuoriuscita di gas vulcanici e vapore acqueo. L’intenso degassamento si è protratto negli ultimi giorni e ha dato forma a un denso pennacchio bianco ben visibile da ogni punto del vulcano e dai paesi circostanti. Recenti immagini registrate dalle telecamere intorno al vulcano avevano lasciato supporre l’inizio di un’attività stromboliana: attività esplosiva di bassa intensità e molto frequente nello stile eruttivo etneo. Durante il sopralluogo del tardo pomeriggio di ieri, però, sono stati osservati solo dei bagliori sempre più appariscenti nel corso della serata grazie al calare del buio. Ciò potrebbe far supporre che l’attività stromboliana sia intracraterica e quindi i prodotti emessi non arrivino a superare l’orlo del pit.
Gli affascinanti bagliori, resi visibili dalla riflessione dei gas che ricoprono il cratere, non sono necessariamente il preludio per l’inizio di una nuova eruzione. Il magma, infatti, potrebbe trovarsi anche a diverse decine di metri di profondità dalla superficie. L’attività è tuttora in corso e, sebbene non si tratti delle spettacolari eruzioni che fanno tanto parlare dell’Etna nel mondo, il richiamo per gli appassionati è forte. Se poi a fare da cornice si aggiunge anche l’emozione di un tramonto estivo a più di tremila metri di quota, con le isole Eolie che si stagliano all’orizzonte e le prime luci di Catania che si accendono, il risultato è capace di sorprendere non solo i turisti ma anche chi è già abituato a questi entusiasmanti panorami.
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