Una nomina politica destinata a fare discutere: alla guida dell’Orchestra sinfonica siciliana torna Ester Bonafede, già sovrintendente della Foss durante i governi Cuffaro e Lombardo ed ex assessore regionale con Crocetta. La nomina è stata decisa ieri sera nel corso di una riunione straordinaria del Cda che ha visto l’opposizione dei rappresentanti del Comune e dei sindacati, grazie al voto del presidente, Stefano Santoro, che vale doppio.
La nomina della Bonafede, fortemente voluta dal presidente dell’Ars e leader di Fi in Sicilia Gianfranco Miccichè, era stata contestata dai sindacati della Foss. All’avviso pubblico per la scelta del sovrintendente avevano infatti risposto esponenti di primo piano del mondo musicale e culturale anche di livello internazionale. Tra di loro Giovanni Pacor, ex sovrintendente dell’opera nazionale di Atene e poi del Teatro di Genova; Gennaro Di Benedetto, ex capo del personale della Scala di Milano, già sovrintendente a Genova e Cagliari e direttore generale del Santa Cecilia a Roma; Alessandro Galoppini, direttore artistico del Regio Teatro di Torino; Paolo Petrocelli, ex componente del cda dell’Opera di Roma; Paolo Frassinelli, dell’Orchestra sinfonica Toscana
La nomina giunge dopo un lungo consiglio di amministrazione conclusosi dopo le 20 e iniziato nel pomeriggio. Bonafede è stata eletta con i voti del Presidente Stefano Santoro e del consigliere Marco Intravaia, fedelissimo del presidente della Regione Nello Musumeci di cui è segretario particolare nonché presidente del consiglio comunale a Monreale. Hanno votato contro il rappresentante del Comune Giulio Pirrotta e il rappresentante dei lavoratori, Sonia Giacalone. «Non ci è stato dato il tempo sufficiente per approfondire i curricula – lamenta Pirrotta – e invece la procedura dovrebbe garantire le necessarie considerazioni per lo sviluppo dell’istituzione».
«Il compenso che l’architetto Bonafede percepirà – si legge in un comunicato – sarà di 70mila euro lordi annui, al di sotto del tetto previsto per i precedenti sovrintendenti che si sono succeduti in questi ultimi anni alla Foss. È tuttavia previsto un premio di produttività che sarà assegnato solo se sarano raggiunti alcuni risultati che avrà stabilito il CdA». Per l’architetto Bonafede si tratta di un ritorno alla Foss. Era stata lei a volere il trasferimento degli uffici da via La Farina allo storico teatro Politeama progettato da Giuseppe Damiani Almeyda, nei locali della ex galleria d’arte moderna.
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