Lui è in gravi condizioni all’ospedale Civico di Palermo, con ustioni di secondo grado sul 15 per cento del corpo, al volto e agli arti superiori, e fratture multiple. Lei resta nel reparto di Rianimazione pediatrica del Garibaldi di Catania e i sanitari, pur precisando che le sue condizioni rimangono disperate, notano qualche lieve miglioramento. Sono il 60enne e la bambina di dieci mesi i feriti più gravi del crollo dell’intera palazzina di tre piani. A venire giù è stato un edificio all’altezza del civico 105 di via Francesco Crispi, a pochi metri da via Archimede, nella zona della stazione degli autobus di Catania. Sotto alle macerie ha perso la vita un’anziana di 85 anni, che viveva da sola. Sul posto, ormai ininterrottamente da oltre dodici ore, gli uomini dei vigili del fuoco che lavorano sulle macerie. Sebbene tutti i residenti della struttura siano stati rintracciati, gli scavi procedono a rilento per garantire la sicurezza di eventuali altre persone – delle quali però non si hanno notizie – che possano trovarsi sotto le macerie.
La polizia ha iniziato le indagini per ricostruire le cause di quella che, secondo il racconto di molti testimoni, sarebbe stata una vera e propria esplosione. Causata, a quanto pare, da una o più bombole del gas. In base alle prime informazioni, il 60enne era l’uomo più vicino alla fonte dell’esplosione. Al suo arrivo al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele, prima del trasferimento d’urgenza in elisoccorso nel capoluogo regionale, avrebbe spiegato di avere acceso la luce e che subito dopo sarebbe scoppiato tutto. I soccorritori dicono che si è salvato solo perché si trovava accanto a un frigorifero, che lo avrebbe protetto nel momento del crollo. Allo stato attuale, si trova nel reparto di Rianimazione del Civico di Palermo, ha fatto una prima tac che non ha evidenziato emorragie interne, ma l’esame sarà ripetuto nelle prossime ore. Dopo che sarà chiarito che non ci sono danni agli organi interni, si potrà escludere che l’uomo sia in pericolo di vita.
Questa mattina in via Crispi sono arrivati anche il sindaco di Catania Enzo Bianco con il suo staff, e gli assessori Nuccio Lombardo e Salvo Di Salvo. «Vengo dall’ospedale dove è ricoverata la bambina, che ovviamente è in condizioni preoccupanti – dice Bianco – Esprimo il desiderio che la piccola si salvi. Sembra che sia caduta una bomba sopra il palazzo, qualcuno parla di odore di gas già da prima, ma su questo sarà la magistratura a fare chiarezza». Dalla strada è possibile vedere squarci nelle pareti dello stabile rimasto in piedi, accanto alla palazzina crollata. Non si sa per quanto tempo l’area rimarrà in queste condizioni e, allo stato attuale, la via è ovviamente chiusa al traffico. Potrebbe rimanerlo per qualche altro giorno, se non per un’intera settimana.
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