L’area dove oggi a Messina è scoppiata una fabbrica di fuochi d’artificio, nel rione Bordonaro, è stata posta sotto sequestro, così come di tutti i locali.
Il titolare dell’azienda Giovanni Arigò è stato trasferito al centro grandi ustionati di Genova; ha riportato ustioni sul 90 per cento del corpo e le sue condizioni sono definite molto gravi. Nell’esplosione sono rimaste ustionate anche la sorella di Arigò, Cristina, e la madre Giuseppe Costa.
«La chiusura dello stabilimento di Ragusa, escluso dal piano di trasformazione e rilancio della Eni-Versalis…
I carabinieri della compagnia di Monreale hanno eseguito un servizio straordinario di controllo del territorio,…
Un automobilista di 25 anni, Emanuele Favaloro, è morto all'ospedale Ingrassia di Palermo a causa…
Blitz antidroga a Messina. Eseguita una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 24…
Cinque milioni di euro del bilancio della Regione Siciliana sono stati stanziati per «potenziare il…
«Un calendario di iniziative legislative e di governo per le prossime settimane». Sono le parole…