«Una ditta incaricata dalla Città metropolitana di Catania, a seguito di lavori di trivellazione, ha danneggiato la condotta principale». Con un annuncio stringato sul sito istituzionale l’Acoset, società a partecipazione pubblica che gestisce la rete idrica in parecchi Comuni dell’hinterland etneo, annuncia l’interruzione dell’erogazione dell’acqua ad Aci Sant’Antonio (frazioni Santa Maria la Stella e Lavinaio), Gravina di Catania, Mascalucia, Nicolosi, Pedara, Ragalna e San Pietro Clarenza.
In base a quanto ricostruito da MeridioNews, il danno è stato ripristinato intorno alle 13 di oggi, ma perché l’acqua riprenda a scorrere normalmente nei rubinetti dei cittadini sarà necessaria ancora qualche ora. Il tempo necessario ai serbatoi per riempirsi di nuovo. Non è chiaro cosa sia accaduto di preciso. «Sappiamo soltanto che la Città metropolitana stava eseguendo dei lavori quando, per errore, è stato perforato il tubo di ghisa della nostra condotta dell’acqua», spiega il neo-presidente dell’Acoset Diego Di Gloria.
La rottura è avvenuta in territorio di Nicolosi, nei pressi del pozzo Serafica che alimenta la condotta Ciapparrazzo. L’errore degli operai ha causato un rallentamento e, in qualche caso, la totale interruzione della fornitura idrica nei territori municipali di cui sopra. In un primo momento si temeva che l’intervento di riparazione potesse durare per tutta la giornata odierna e andare avanti fino a tarda sera, ma i tempi sono stati più celeri. Nei prossimi giorni gli uffici tecnici dell’Acoset e della Città metropolitana dovranno chiarire insieme l’esatta dinamica dell’accaduto.
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