Tre mesi passati quasi da invisibile davanti a un Pronto soccorso. Mohammed, a 82 anni è morto lo scorso 28 aprile all’ospedale Cannizzaro di Catania, dopo avere passato gli ultimi dieci anni da clochard. La «fine già scritta della sua storia» è finita in procura e adesso, sul suo corpo, è stata effettuata l’autopsia. «Per la relazione del medico legale con i risultati dell’esame autoptico, bisogna aspettare i tempi previsti che vanno dai sessanta ai novanta giorni», spiega a MeridioNews l’avvocato Guglielmo Barletta.
Lunga barba bianca e gambe che rendevano evidente la malattia, il senzatetto originario del Marocco dall’inizio di febbraio viveva nel parcheggio dell’unità Spinale dell’ospedale. Dopo il suo decesso negli uffici di piazza Verga è stato presentato un esposto. Giuseppe Messina, responsabile dell’associazione Insieme onlus che si dedica all’assistenza dei senzatetto, era riuscito ad avvicinarsi a lui andando oltre la diffidenza e le difficoltà linguistiche di Mohammed.
«Dopo mesi in cui segnalavamo che qualcuno avrebbe dovuto occuparsi di questa persona – ricostruisce Messina – a fine aprile il Comune ha disposto il ricovero in Psichiatria. Dal reparto, però, hanno detto che prima doveva essere lavato. Cosa che è stato fatta nella sala mortuaria». Mentre lui è su una barella, all’aperto, gli viene anche tagliata la lunga barba bianca. «Quando pensavamo che fosse pronto per andare in reparto – aggiunge il volontario – ci hanno detto che doveva passare prima dal Pronto soccorso». Una prassi dovuta, con ogni probabilità, alla misure per contrastare i rischi di contagi da Covid-19. Alle 14 l’82enne arriva in Pronto soccorso, sei ore e mezza dopo è già morto. «Non sappiamo cos’è successo, sulla vicenda c’è un buio totale», lamenta Messina.
A provare a fare luce su quanto accaduto potrebbe essere lo stesso corpo di Mohammed. «Bisogna accertare le cause della morte – spiega a MeridioNews il legale – capire se ci sono state delle responsabilità mediche o medico-amministrative. Oltre a questo – conclude Barletta – serve che si valutino eventuali omissioni nelle cure di questo signore, soprattutto nelle settimane e nei mesi precedenti al suo decesso».
Un cancello in ferro, al civico 499 di via Palermo, aperto solo quando veniva riconosciuto…
«Alla fine, una novità neanche troppo nuova». Parole di Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, uno…
Era rimasta folgorata mentre stava lavorando in una trattoria in corso dei Mille a Palermo. Dopo…
Stamattina a Catania si è sviluppato un incendio in un'abitazione al piano terra di uno…
Furto con spaccata all'alba di stamane a Palermo, in via Ruggero Settimo. I ladri hanno preso di mira…
Una bambina di 11 anni è stata salvata al largo di Lampedusa: sarebbe l'unica sopravvissuta…