Esclusiva/ Muos: “Non c’erano i requisiti per l’autorizzazione”. La relazione de La Sapienza

Come vi abbiamo anticipato stamattina, gli studiosi dell’Università La Sapienza di Roma, incaricati dal Tar siciliano di effettuare uno studio sulla pericolosità del Muos di Niscemi, hanno concluso che non c’erano le condizioni per concedere le autorizzazioni:

“L’indagine di conformità con finalità di approvazione per gli effetti ambientali elettromagnetici dell’installazione del sistema Muos, descritta nel rapporto finale del NWSC (Space and Naval Warfare System Center) è priva di rigore e completezza necessari a garantire la validità dei risultati, indispensabile requisito di uno studio che riguarda un sistema complesso nel Sito di Interesse Comunitario Sughereta di Niscemi, in vicinanza del Comune di Niscemi , classificato in zona sismica ad elevata pericolosità e di tre aeroporti”.

Nella relazione,che LinkSicilia pubblica in esclusiva e che potete leggere qui, e in allegato,  tanti i passaggi importanti:dalla salute, ai rischi terremoto dell’area, all’ambiente. Leggiamo alcuni stralci:

I quesiti del TAR,essenzialmente  erano questi:
1) Qual è l’effettiva consistenza e quali sono gli effetti delle emissioni elettromagnetiche generate dall’impianto MUOS e dagli impianti di radiotrasmissione già esistenti presso la stazione radio di Niscemi?
2) Tali emissioni sono conformi alla normativa nazionale e regionale in materia di tutela dalle esposizioni elettromagnetiche e di tutela ambientale delle aree SIC, nonché a quella antisismica?

Quindi la questione si riduceva al verificare ciò che le antenne possono produrre come:
– Effetti biologici sulle persone esposte;
– Interferenze elettromagnetiche in apparecchiature elettroniche;
– Effetti sulle biocenosi e sulla fauna della SIC Sughereta di Niscemi;
– Interferenze elettromagnetiche in strutture aeroportuali e in aeromobili.

 

Per quanto riguarda gli effetti biologici sulle persone esposte I limiti di esposizione per la popolazione ai campi elettromagnetici sono fissati nella legge n.36 del 22.02.2003, in base alla quale “la legge prevede limiti restrittivi di campo elettrico (6 V/m), di campo elettromagnetico (0,016 A/m) e di densità di potenza (0,1 W/mq) in corrispondenza di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore. Secondo l’attuale normativa per la protezione delle persone si richiede che i livelli di campo elettrico, di campo magnetico e di densità di potenza, calcolati e/o misurati nella reggione di possibile esposizione, non devono superare i limiti previsti dalla legge. Pertanto i risultati dell’analisi di conformità di NWSC non consentono di verificare il rispetto dei limiti di campo EM previsti dalla legge”.

Esiste e, non è sicuramente poco importante, un rischio sismico che grava sulla zona di Niscemi: “Nell’analisi del rischio EM si deve rilevare che in base alla classificazione sismica dei comuni della regione siciliana regolamentata dal “Decreto Presidenza Regione Siciliana del 15/01/2004, il comune di Niscemi è classificato in zona 2 – Elevata pericolosità. Nel Rapporto di conformità, non si fanno riferimenti alle cautele progettuali, probabilmente descritte in altro documento, idonee ad evitare allarmanti impatti elettromagnetici nel territorio.”

ESCLUSIVA: LA RELAZIONE SUL MUOS DI NISCEMI DELL’ UNIVERSITA’ LA SAPIENZA

 NOTE LEGALI: LA RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO E DEI SUOI ALLEGATI E’ CONSENTITA CITANDO LA FONTE

Articoli allegati 

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Daniela Giuffrida

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