Ersu/Palermo: per Nelli Scilabra una cocente sconfitta

HA TOPPATO E ALLA GRANDE L’ASSESSORE ALL’ISTRUZIONE DELLA REGIONE SICILIANA. PERSE LE ELEZIONI E LA FACCIA. LA POLTRONA INVECE A QUANDO? IN UN ANNO FATTO POCO E NIENTE PER IL MONDO UNIVERSITARIO.

I consensi si conquistano con i fatti, le parole portano all’isolamento. Dovrebbe ricordarselo, ogni tanto, l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione, Nelli Scilabra, che alle elezioni della rappresentanza studentesca al consiglio di amministrazione dell’Ersu di Palermo, è stata sconfitta sonoramente.

Ma già, nella Formazione professionale, più volte, aveva garantito che nessun lavoratore sarebbe stato licenziato, ed invece non è così. Aveva garantito che le spettanze arretrate dei lavoratori sarebbero state liquidate, e non è stato così. Aveva garantito agli enti formativi l’accelerazione delle rendicontazioni finali per chiudere la partite dare e avere con l’amministrazione regionale, istituendo addirittura un ufficio apposito, chiamato “stralcio”, e non è stato così. Pare che si sia messo mano all’anno 2003, dieci anni fa, per chiudere tutte le posizioni ancora scandalosamente lasciate aperte. Aveva garantito il regolare pagamento degli stipendi relativi alla seconda annualità dell’Avviso 20/2011, finanziata con il Piano giovani, e invece dopo 6 mesi non è stato liquidato alcun mandato di prima anticipazione. Oramai è risaputo, per l’assessore Scilabra prevalgono le parole sui fatti. In questo è perfettamente in sintonia con il suo “Capo”, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che delle parole, dei proclami, degli sloga accattivanti, ha forgiato l’azione politica dell’esecutivo regionale dall’elezione ad oggi.

Dall’esito del voto per l’elezione della rappresentanza studentesca al consiglio di amministrazione dell’Ersu di Palermo, l’assessore – studente, Nelli Scilabra ne esce con le ossa rotte. Il giorno tanto atteso è finalmente arrivato, così come la scoppola che deve essere stata traumatica per l’assessore che ha in mano proprio la delega all’Istruzione, Università e Formazione professionale. Ed è una di quelle che fanno male e lasciano il segno, perché ricevuta sul terreno, a detta della stessa, più congeniale quello universitario, dove ha più volte dichiarato di esserne protagonista. In questo ha ragione, ma protagonista in negativo, vista la sconfitta che ha subito.

Non ha giovato alla Scilabra “l’imposizione” di un commissario al Consiglio elettorale che, a detta degli esponenti del movimento arancione – Run, avrebbe tentato in tutte le maniere di far fuori la lista risultata poi vincente. Politica fallimentare nel mondo universitario che non è diversa da quella attuata nella Formazione professionale

Ad affermarsi in maniera netta proprio il movimento arancione e cioè Rete universitaria nazionale (Run), che si è presentato in coalizione con Vivere Ateneo, Unixcento e Insieme Ateneo, piazzando due dei suoi candidati, Dennis Lattuca e Simona Perricone, al Consiglio di amministrazione dell’Ersu di Palermo, che ricordiamo gestisce gli alloggi per studenti fuorisede e il bando per le borse di studio,due dei suoi candidati. Lattuca, che ha ottenuto quasi 2 mila voti, risultando il più eletto in assoluto.

Riportiamo, dal sito www.runpalermo.it la dichiarazione del neo consigliere del Cda dell’Ersu, che ha distanziato, lo ribadiamo di circa 800 voti il secondo eletto. “Quest’affermazione ci riempie di gioia e ci fa capire che gli studenti hanno premiato chi, fra le diverse forze politiche, vuole realmente far valere i diritti all’interno dell’Ersu – ha dichiarato Lattuca – dopo aver superato diversi ostacoli, in primis quello rappresentato dal commissario per le elezioni che voleva letteralmente farci fuori, abbiamo dunque messo in evidenza la pochezza di altri movimenti universitari poco rappresentativi dei diritti degli studenti. Noi della Run ci batteremo per riportare dignità nel consiglio d’amministrazione dell’Ersu dissipando le perplessità che si addensano intorno all’ultimo bando per le borse di studio e la gestione sia del servizio mensa che degli alloggi per i fuori sede”.

Lattuca, nel commentare il risultato delle elezioni non usa i guanti bianchi quando il riferimento va agli avversari e soprattutto alla Scialbra. Non è andata giù a Run il tentativo del commissario elettorale, nominato dall’assessore Scilabra, di far fuori la lista che ha stravinto.

Non è questo il modo di raccogliere consensi ed è Lattuca stesso a ricordarlo chiedendo le dimissioni del commissario e della Scilabra, protagonisti di una politica fallimentare su tutti i fronti.

Ad ottenere un consigliere anche il sindacato studentesco Unione degli universitari (Udu), che si presentava a queste elezioni con Studenti Universitari e Rum, il movimento di riferimento dell’assessore Scilabra. Il movimento, che ha ottenuto complessivamente circa tre mila e 500 voti, ha piazzato Angelo Nuzzo, vicino al sindacato confederale Cgil.

Fuori, quindi, il movimento Rete universitaria mediterranea sponsorizzato dall’assessore Scilabra. Una “malafiura” che dovrebbe da sola convincerla a dimettersi, anche se in tanti scommettono che non lo farà mai. Dimissioni che troverebbero conferma dalla fallimentare gestione dei fondi destinati ai colleghi, visto che l’assessore è studente universitario, o lo era fino a qualche tempo come ama affermare.

I retroscena della sconfitta annunciata alle elezioni Ersu Palermo approfondendo la vicenda sulle borse di studio

Le elezioni si sono tenute tra mille polemiche scoppiate soprattutto in merito al pagamento delle borse di studio 2012/2013. Ritardi nell’erogazione dei benefici agli studenti aventi titolo che hanno alimentato il distacco dalla Scilabra, rea di non aver saputo accelerare i pagamenti. Situazione, peraltro, paradossale per Cosa non avrebbe funzionato? Per usare una definizione citata in un nostro precedente articolo sulle criticità del settore della Formazione professionale accomunato da simili ritardi, i “dilettanti allo sbaraglio” hanno accumulato ritardi nell’erogazione dei fondi.

Non è solo nella Formazione professionale che la Scilabra chiacchiera e basta. L’atteggiamento tenuto dal giovane assessore-studente è uniforme e tocca anche l’università. Da quanto raccolto presso gli uffici competenti, nel settembre 2013 la ragioneria dell’assessorato all’Economia operante presso l’assessorato Istruzione e Formazione professionale ha provveduto a trasmettere agli uffici del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca scientifica, il pagamento delle borse di studio per il 2012 il cui capitolo del bilancio regionale di riferimento è il n.373310. Invece, per il 2013 si è in attesa che il ministero versi le somme nelle casse regionali per avviare l’iter relativo all’emissione del mandati di pagamento. In quest’ultimo caso i tempi si allungano e di molto. Eppure, era stata la stessa Scilabra, intervenendo all’audizione in Commissione Cultura e Lavoro all’Assemblea regionale siciliana lo scorso 3 dicembre sul tema a rivendicare azioni positive intraprese in favore del mondo studentesco. Riportiamo il testo tratto dal resoconto sommario.

“L’assessore Scilabra, ricordato di essere stata fino a pochi mesi fa una rappresentante degli studenti, ritiene che la problematica sia stata sollevata pretestuosamente e per questioni personali. Rivendicate le azioni intraprese in favore del mondo studentesco ed, in particolare, la introduzione di specifiche graduatorie per gli studenti delle isole minori ed orfani, comunica che si sta procedendo all’elaborazione di un disegno di legge sul diritto allo studio”.

Ci lascia stupiti la dichiarazione della dottoressa Corsello sulle borse di studio in ordine ai tempi.

Richiamiamo l’affermazione. “La dottoressa Corsello, dirigente generale dipartimento Istruzione e Formazione professionale, fa presente che l’assessorato per l’istruzione e la formazione ha già posto in essere tutti gli adempimenti di sua competenza relativi all’erogazione delle borse di studio e che i mandati sono giacenti presso la Ragioneria generale. Dichiara che entro la fine dell’anno avverrà il pagamento”.

È mai possibile che dopo mesi e mesi ancora si debba dibattere su tempi e moodalità per il riconoscimento delle borse di studio agli studenti universitari? Cos’ha fatto la Scilabra fino a ieri su questo tema che dovrebbe vederla sensibile? Quali impedimenti avrebbe incontrato la Corsello?

Senza tenere conto dell’edilizia universitaria, dei servizi connessi, che fanno acqua da tutte le parti. E per non pensare allo scandaloso stato in cui versano gli organi elettivi degli Ersu, sottoposti a continui commissariamenti con la carica di direttore che resta carente o peggio ancora assegnata a chi titolo non ne ha in aperta violazione delle norme, come nel caso di Enna. E pensare che fino all’anno scorso, l’Ersu di Palermo ha ottenuto premialità per l’efficienza nell’erogazione delle borse di studio, ottenendo maggiori risorse grazie all’efficienza nella spesa. Da quando si è insidiato il tandem Scilabra/Corsello si arenato tutto come già riferito.

Gli studenti, e questo è chiaro, non hanno creduto ad una sola parola di quanto affermato da Scilabra e Corsello ed hanno premiato Run alle elezioni all’Ersu di Palermo. I lavoratori della Formazione professionale quando lo capiranno? Ed ancora, gli elettori siciliani, si ricorderanno dell’esempio dato dagli studenti universitari che hanno sfiduciato la Scilabra punendola, faranno lo stesso alle prossime elezioni europee?

Giuseppe Messina

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