Dopo il plico con proiettile, intercettato lo scorso 28 gennaio dalle Poste Italiane, una busta contenente nuove minacce è arrivata direttamente a casa del primo cittadino etneo Enzo Bianco. Frasi minatorie, in dialetto siciliano e sgrammaticate, scritte con un rossetto rosso su un fazzoletto bianco. A riportare la notizia, senza altri dettagli, è il quotidiano La Sicilia di oggi. Sull’episodio sta indagando la Digos.
Sulla prima busta, contenente una foto del sindaco, segnata con diverse croci, minacce alla sua persona, e un proiettile, un comitato provinciale per lordine e la sicurezza pubblica convocato dalla prefettura e la Procura di Catania ha aperto uninchiesta e delegato le indagini alla polizia postale e alla scientifica. A seguito della vicenda Bianco si era mostrato sereno, dichiarando: «Le pallottole è meglio riceverle per posta che in altre maniere, ma se qualcuno pensa di intimidirmi sappia che continueremo sereni sulla strada che porta a combattere ogni tipo di illegalità».
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