Concussione, turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio e danneggiamento. Sono i reati per i quali, secondo la procura di Enna, a vario titolo vanno processati i dirigenti dell’Azienda foreste demaniali di Enna, Sergio Russo e Nunzio Caruso, e sette imprenditori edili coinvolti nell’inchiesta denominata Teseo. L’indagine, condotta dalla guardia di finanza di Nicosia, sotto il coordinamento del comando provinciale di Enna, segue quella di natura simile ribattezzata Soldi facili e risalente all’anno scorso.
Per gli inquirenti, Russo e Caruso sarebbero responsabili di numerose procedure irregolari in merito all’assegnazione di appalti e lavori pubblici finanziari con fondi europei. I dirigenti, infatti, nella veste di direttore dei lavori e responsabile unico del procedimento avrebbero fatto ricorso all’affidamento diretto di forniture e servizi, anziché utilizzare la procedura ristretta, che prevede l’invito a più ditte di proporre un’offerta. A monte ci sarebbero stati espliciti accordi tra le parti. Il meccanismo sarebbe stato questo: un’azienda si aggiudicava l’appalto con un ribasso minimo e successivamente subappaltava alle altre del giro, mettendo in atto di fatto una spartizione del finanziamento.
Da parte dei due dirigenti, inoltre, ci sarebbero state anche minacce a un imprenditore costretto a cedere beni per 11.300 euro, pena l’esclusione dai futuri appalti.
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