A circa quaranta giorni dalle Amministrative del 28 aprile, a Ragalna sembrano ormai delineati gli schieramenti che si contenderanno la poltrona di primo cittadino e gli scranni in consiglio comunale. Tutto pare orientato verso una sfida a due per il palazzo: al sindaco uscente Salvo Chisari si contrapporrà un suo ex assessore, l’imprenditore Emanuele Motta. Entrambi i candidati sindaci accoglieranno nelle loro liste civiche soggetti politicamente legati sia al centrodestra che al centrosinistra.
«In questi cinque anni di governo abbiamo realizzato circa l’80 per cento del nostro programma – esordisce il sindaco Chisari – e cito fra tutti il piano regolatore generale, la cui approvazione si attendeva da 34 anni. Ci sono altre cose da realizzare e speriamo di poter proseguire il lavoro che abbiamo già iniziato, ma se non dovessimo farcela, chi ci sostituirà troverà delle strade già pronte da percorrere». Il primo cittadino, in caso di rielezione, ha preannunciato un ricambio «di due terzi» all’interno sua compagine: «Siamo convinti che la classe dirigente vada rinnovata ciclicamente con gente fresca, pronta a mettersi al servizio della città». Chisari si tiene alla larga da legami diretti con referenti politici provinciali, anche se non è un mistero il suo ottimo rapporto con il deputato regionale del Pd Anthony Barbagallo. «La nostra lista, Cresce Ragalna, è civica, noi siamo amici di tutti – sottolinea il sindaco – e sicuramente Barbagallo ha dato molto a questa comunità ma non è il solo, anche altri si sono impegnati e continueranno a farlo. Ragalna – prosegue Chisari – sa dire grazie a chi la pensa, ma se qualcuno dovesse ricordarsi di noi solo per imporci qualche candidato troverebbe porte chiuse».
Lo sfidante Emanuele Motta si sofferma sulle motivazioni della sua scommessa: «La mia candidatura è espressione di un gruppo di giovani che si vogliono spendere a Ragalna perché non hanno avuto risposte dall’amministrazione uscente. Questa è la reazione della nostra comunità che per tanto tempo non ha avuto una sua identità». Motta in passato è stato assai vicino al deputato regionale dem Luca Sammartino ma la loro intesa si sarebbe interrotta. In curriculum ha un’esperienza da consigliere di minoranza dal 2009 al 2013, quando sindaco fu eletto Mario Castro per il Pdl. Alle Amministrative di cinque anni fa, invece, fu confermato in consiglio comunale, nella lista che sosteneva il vincente Chisari, per poi ricoprire per otto mesi il ruolo di assessore. «I nostri rapporti si sono interrotti per problemi politici, differenza di scelte politiche. Quando cinque anni addietro ci siamo presentati eravamo una lista civica – attacca Motta – ma ho successivamente compreso che non era così».
L’aspirante sindaco ha riunito attorno a sé l’opposizione a Chisari, fra gli altri si sono schierata con lui anche la consigliera Giuliana Salomone di Fratelli d’Italia e qualche ex esponente del Movimento 5 stelle: «Stiamo puntando sullo spirito di aggregazione – aggiunge Motta – perché Ragalna ha bisogno di un rinascita, bisogna far rivivere un paese troppo dormiente. Vogliamo puntare sull’Etna e su tutto quello che ruota attorno al vulcano».
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