Elezioni, Crocetta: «Se vince il M5s, Gela si isola» Forza Italia raccoglie i cocci, 13 Comuni al ballottaggio

Quattro Comuni al centrosinistra, due al centrodestra, uno al Movimento cinque stelle, 33 a liste civiche. Il resto, 13 centri (tra cui città importanti come Enna, Marsala, Gela e Augusta), rinviati al 14 e 15 giugno per il ballottaggio. È su questi numeri che, all’indomani dei risultati delle elezioni amministrative, si accende lo scontro politico. 

Principale campo di battaglia è Gela, città di Rosario Crocetta dove il governatore si gioca molto, dopo essersi speso per il suo candidato, il sindaco uscente Angelo Fasulo. Che, tra due settimane, se la vedrà con il candidato del Movimento cinque stelle, Domenico Messinese. Al primo turno a separare i due ci sono state appena 179 preferenze, sul totale di 45mila votanti, a favore del grillino. Ieri sera Crocetta, ospite telefonico di un approfondimento di Tg10, emittente gelese, ha subito alzato i toni della campagna elettorale: «Mi chiedo – ha detto riferendosi a un eventuale vittoria dei Cinque stelle –  se dobbiamo avere una città che non manitene nessun legame rispetto all’Europa, al governo nazionale e a quello regionale. Dico solo che si sono da investire oltre tre miliardi di euro a Gela, che significano lavoro e prospettive per tutti, a partire dal porto dove la regione metterà 50 milioni di euro per la diversificazione dello sviluppo. Gela – ha concluso – non si salva isolandosi dal mondo intero, ma dal momento in cui è capace di avere interlocutori a Palermo, Roma e Bruxelles». Una dichiarazione che, secondo molti, mal si addice con il ruolo istituzionale di presidente della Regione che Crocetta ricopre. 

A rispondergli, sempre in collegamento telefonico, è stato il deputato regionale del M5s, Giancarlo Cancelleri: «Noi non ci stiamo a questi ricatti. Mi dispiace sentire dire da un governatore, che dovrebbe garantire a tutti le stesse possibilità, che se dovesse vincere un candidato diverso dal suo, non avrebbe agganci a Palermo, Roma e Bruxelles, come a voler far intendere che chiuderebbe i rubinetti da Palermo». Quest’ultima frase pronunciata da Cancelleri stamani è stata attribuita erroneamente al presidente della Regione che oggi ha precisato: «La campagna di diffamazione calunniosa che alcuni personaggi hanno portato in campo elettorale, con soggetti che mi hanno attributo che nel caso di vittoria del candidato del Movimento 5 stelle avrei chiuso i rubinetti alla città, è falsa. Gela è la mia città e mi batterò come un leone». 

Guardando al dato regionale, Crocetta ha quindi sottolineato che «i risultati premiano le liste dei candidati del centrosinistra e confermano il trend di cambiamento e rinnovamento in atto nella Regione». Ieri il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, ha lodato «il consolidamento dell’asse Pd-Udc e di quello Pd-Area Popolare». «Il profondo lavoro di riorganizzazione del partito è stato premiato», ha commentato. Entusiasmo anche nella sede del Movimento cinque stelle, che conquista il piccolo Comune di Pietraperzia, in provincia di Enna, va al ballottaggio a Gela e Augusta e supera la soglia di sbarramento, eleggendo quindi propri consiglieri, in 15 dei 18 Comuni in cui si presentava. I grillini parlano di «abbattimento dell’ultima linea Marginot dei partiti e sfondamento anche nell’insidiosissimo e paludoso terreno delle amministrative. Avere giganteggiato – affermano – anche in una competizione in cui il voto d’opinione è schiacciato da interessi di bottega, pressioni clientelari e scorrettezze di ogni tipo è la conferma che siamo nella strada giusta. Il raffronto con le precedenti omologhe consultazioni è esaltante e conferma che il Movimento è tutt’altro che un fuoco di paglia, come si auguravano in molti». 

Infine Forza Italia raccoglie i cocci di una tornata elettorale dove i suoi candidati hanno raccolto magri consensi, vincendo a Pedara, nel Catanese, e San Mauro Castelverde, in provincia di Palermo. Il coordinatore regionale siciliano, Vincenzo Gibiino, tuttavia, si sofferma sul dato di Enna. «Plauso per lo storico risultato dei Moderati con Di Pietro, che conquistano il ballottaggio. Scardinato il sistema Pd ennese. I moderati si uniscono per il riscatto di Enna». A rispondergli è il fuoco amico rappresentato da Giuseppe Milazzo, deputato azzurro all’Ars: «Don Chisciotte e Sancho Panza: non possono che definirsi così il coordinatore regionale Gibiino e quello provinciale di Palermo Vincenzo Figuccia, dopo questa tornata elettorale che ha visto i due combattere contro i mulini a vento. Li ringraziamo per i traguardi ed i successi ottenuti – conclude il parlamentare regionale di Forza Italia – li invitiamo ora a riposarsi rassegnando le dimissioni per preparare un partito vero che premi i meritevoli e non i fighettini per le prossime elezioni politiche».

Salvo Catalano

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