Patti si prepara alle elezioni amministrative in programma domenica 5 giugno. Sono sette i candidati che concorreranno alla poltrona di sindaco. Un dato inusuale per il centro tirrenico che conta 9mila elettori e una popolazione di 13.500 abitanti. Ma c’è un altro elemento significativo che caratterizza l’imminente chiamata alla urne: i pretendenti alla fascia tricolore di primo cittadino – eccezion fatta per il Movimento 5 stelle – provengono da liste civiche. Pronti a darsi battaglia a suon di comizi e interviste sono Carmelo Gianluca Bonsignore, Domenico Miragliotta, Maria Teresa Calabrese, Antonino Lena, Alessio Papa e il sindaco uscente Giuseppe Mauro Aquino. E proprio da quest’ultimo iniziamo il nostro approfondimento sulle amministrative pattesi. Avvocato quarantenne, Aquino è sostenuto dalle liste Il Centro per Patti, Città e territorio, Pdr-Sicilia Futura e Patti nel Cuore.
Com’è nata l’idea di ricandidarsi?
Mi ha spinto la voglia di completare un programma politico iniziato cinque anni fa e portato avanti con impegno e dedizione, che ci hanno permesso di raggiungere risultati apprezzabili per la città di Patti. Adesso attendo di rimettermi al giudizio degli elettori, che nel 2011 mi hanno attribuito il privilegio di essere sindaco, auspicando che l’esperienza possa ripetersi nella prossima legislatura.
Un tentativo di rimediare agli errori del passato, visti i duri attacchi dell’opposizione che recentemente ha pensato alla sfiducia?
Credo di aver svolto il mio mandato nel miglior modo possibile, l’obiettivo è continuare sulla strada già tracciata, aggiornando il progetto originario di cui si iniziano a vedere i risultati. Sono altamente motivato e qualora avessi l’onore di essere riconfermato sindaco, lavorerei per fare di più rispetto al passato. Alcuni traguardi non sono stari raggiunti, sia per errori personali che per oggettivi impedimenti dovuti alla mancanza di risorse o alla scarsa organizzazione di parte della macchina amministrativa. Le critiche ci sono state, ma alcune non le giudico costruttive, la mia giunta si è sempre contraddistinta per trasparenza e propensione al dialogo sia con il consiglio comunale sia con gli stessi cittadini. Non sono mai fuggito ai confronti e mai lo farò.
Visti i trascorsi in Forza Italia e il sostegno della lista Pdr, possiamo dire che nella sua coalzione c’è anche la vecchia politica?
La mia storia politica è facilmente consultabile e certamente non rinnego il mio passato. Ho un’impostazione di centrodestra, ma all’interno delle liste che mi sostengono trovano spazio ideologie di varia natura, siamo un gruppo che ha aderito a un modello politico privo di partiti.
Quale sarebbe la sua prima mossa qualora venisse rieletto?
Innanzitutto sarà mia premura contattare tutti gli altri candidati per cogliere dai loro programmi idee utili a rilanciare la città. In questo momento abbiamo bisogno di riscoprire il vero senso della parola comunità. È opportuno mettere da parte gli scontri e le polemiche attraverso una riappacificazione del quale sarò il promotore.
Il rilancio dipende dalla riqualificazione del centro storico e dell’area costiera.
A proposito di centro storico, ritengo opportuno informare la cittadinanza che i lavori in via Roma riprenderanno il prossimo 20 maggio e si concluderanno in otto mesi. Finalmente si potrà mettere fine a una vicenda contorta, causata anche da scelte errate delle amministrazioni passate. Questo è il primo passo verso la strada del definitivo rilancio. È mia intenzione incentivare lo sviluppo economico e turistico, partendo dai dati lusinghieri secondo i quali i soggiorni nel nostro territorio sono aumentati del 12 per cento. Presto nasceranno due importanti strutture alberghiere che aumenteranno il numero di posti letto, mentre per il centro storico puntiamo a promuovere la nascita di strutture più piccole come i bed and breakfast, agevolando i privati. Nel nostro programma grande spazio è dedicato alla frazione di Tindari, per cui c’è già un progetto per il parcheggio degli Ulivi. Lavoreremo a una nuova viabilità per Patti Marina e Mongiove Siculo senza dimenticare il potenziamento dei servizi essenziali come le fognature e la rete idrica. Ci sono poi i 10 milioni e mezzo di euro che Patti riceverà nell’ambito del Patto per il Sud. Fondi che serviranno a realizzare gli interventi a difesa della costa.
Nell’ultimo periodo la pressione fiscale si è fatta sentire anche a Patti.
Ormai i Comuni sono diventati i gabellieri dello Stato. La riorganizzazione fiscale ha determinato un taglio dei trasferimenti a danno degli enti pubblici. Vi è stata la necessità di inasprire la leva fiscale per ottenere servizi essenziali. Devo però sottolineare che la mia amministrazione ha pagato quattro milioni e mezzo di euro risolvendo vecchi contenziosi. A Patti non si paga la Tasi e la tassa sui rifiuti rimane tra le più basse della provincia nonostante il disagio provocato dalla chiusura della discarica di Mazzarrà S.Andrea. È mia intenzione lasciare più risorse ai cittadini, una volta messo in sicurezza il bilancio comunale e resa più efficiente la macchina amministrativa, alleggeriremo la pressione fiscale iniziando da Imu e addizionale Irpef che nei prossimi cinque anni puntiamo a ridurre di tre decimi.
Come intende migliorare la qualità della vita nelle periferie?
Credo in una città senza periferia, per questo ritengo indispensabile assicurare il decentramento amministrativo. Punteremo a migliorare i servizi per chi abita lontano dal centro, sfruttando anche i canali telematici. Nel corso del mio mandato ho permesso ai cittadini di pagare le fatture tramite la posta elettronica che servirà anche per il disbrigo di molte pratiche. Ogni utente deve essere messo nella condizione di accedere ai servizi anche tramite il computer.
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