Elezioni, Calenda in Sicilia per sostenere Gaetano Armao Con lui Firrarello-Castiglione. «Nell’Isola serve alta velocità»

«Rischiamo di essere travolti da uno tsunami energetico e finanziario». Mette in chiaro sui due grandi rischi che potrebbero travolgere il Paese, Carlo Calenda, giunto a Catania per la campagna elettorale per le nazionali e le regionali. «Occorre una soluzione condivisa – continua – dato che il Governo è in carica per gli affari correnti. Bisogna fare il rigassificatore a Piombino e non fare altri scostamenti di bilancio». Il pensiero è subito rivolto alle questioni di stretta attualità, come il caro bollette, ma anche al futuro dell’Italia. In sala ci sono tutti i big del partito, dal sindaco di Bronte Pino Firrarello, al primo cittadino di Siracusa Francesco Italia, da Giuseppe Castiglione ad Anna Maria Parente, presidente della commissione Sanità al Senato, dal consigliere comunale di Catania Lanfranco Zappalà a Gian Giacomo Palazzolo, segretario regionale di Azione. Ma pure tantissimi simpatizzanti. E Calenda, da leader di Azione, è un fiume in piena e non si risparmia davanti alle domande. «Bisogna puntare su Sanità e Scuola – prosegue – completare il Pnrr, revisionare il reddito di cittadinanza, salario minimo e realizzare l’autonomia energetica». Non si limita, però, ad indicare le tematiche. Chiarisce le modalità di attuazione degli interventi. «Per quanto riguarda l’immigrazione – sottolinea – si devono controllare i confini e integrare chi c’è già». Per questo si dice favorevole allo ius scholae e sfida ogni rappresentate di altro partito sulla questione fiscale. «Con Renzi – ricorda – abbiamo lavorato insieme e la pressione fiscale era scesa di due punti».

Calenda non dimentica la Sicilia e per la Regione, oltre ad esprimere piena fiducia nel candidato alla presidenza, Gaetano Armao, si dice favorevole al Ponte sullo Stretto «ma bisogna – evidenzia – rendere operativa l’alta velocità. Vanno fatti i termovalorizzatori perché, in caso contrario, non si possono gestire i rifiuti non recuperabili». E allo stesso tempo non risparmia provocazioni. «Armao è stato il vice di Nello Musumeci? Caterina Chinnici, che stimo, è stata assessora con Raffaele Lombardo. La politica in Sicilia è particolare».

Umberto Triolo

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