Elezioni Belpasso, l’avvocata a Cinque stelle Valenti «Nuovi insediamenti a Piano Tavola, sì a vigilantes»

È Anna Valenti, 42 anni, avvocata, sposata e madre di una bambina di tre anni, la candidata che il Movimento 5 stelle schiera per la carica di sindaca del Comune di Belpasso. Impegnata nel sociale come legale dell’associazione For life contro le violenze di genere e dell’Associazione per la difesa e la tutela degli animali, Anna Valenti dopo la la laurea in Giurisprudenza, si è specializzata in Diritto di famiglia. Nel suo curriculum non ci sono esperienze amministrative o in altri rami della pubblica amministrazione: da neofita, sarà lei a sfidare Daniele Motta e Gregorio Guzzetta, le due anime del centrodestra che a Belpasso – in una corsa amministrative che vede il centrosinistra sparire – si presentano separate in casa.

Valenti, perché la scelta di candidarsi a sindaca di Belpasso?
«Sono stata da sempre una simpatizzante del Movimento cinque stelle ma non ho mai avuto l’opportunità di essere una attivista: tra lavoro e impegni familiari non sono riuscita a dedicare più tempo alla mia attività politica. Il M5s belpassese aveva designato, in un primo momento, la dottoressa Domenica Sanfilippo, ma purtroppo non ha potuto accettare poiché investita di un incarico importante al Tribunale di Catania. Così, la scelta è caduta sulla mia persona. Mi reputano all’altezza del compito da svolgere in caso di vittoria. Ho accettato perché quello che ho fatto in questi anni, da privata cittadina, tramite il mio lavoro, io possa farlo anche come amministratrice di una comunità estesa».

Lei si deve confrontare con Daniele Motta e Gregorio Guzzetta, il centrodestra diviso. Questo elemento potrebbe favorirla indirettamente?
«Non credo che la spaccatura nel centrodestra possa favorirci. Penso che il nostro elettorato non segua alcuna scia, né di destra né di sinistra».

In generale, il suo programma in che cosa si differenzia dagli altri due candidati sindaci?
«Il programma del Movimento di Belpasso è stato elaborato attraverso un lavoro minuzioso e puntuale di ascolto dei cittadini, dei loro problemi e delle loro eventuali soluzioni. In sostanza, ci siamo impegnati a tradurre le istanze e le esigenze che vengono dalla comunità belpassese. La politica è anche, e soprattutto, ascolto. Lavorando a piani di intervento che si sviluppano in varie direttrici: assistenza alle famiglie, attenzione ai giovani, alle scuole, all’ambiente e al lavoro».

Zona industriale di Piano Tavola: rappresenta ancora una ricchezza per Belpasso oppure è un peso per la città?
«La zona di Piano Tavola era stata un volano di sviluppo per l’economia di Belpasso e dintorni. Purtroppo, nel tempo e a causa dell’incuria delle precedenti amministrazioni, la situazione lì si è prima arenata e poi cristallizzata: non c’è mai stata una spinta propulsiva per nuovi insediamenti produttivi e abbiamo registrato la totale assenza di manutenzione».

Il piano regolatore cittadino è ancora da ultimare. In particolare, i diversivillaggi della periferia di Belpasso hanno chiesto più attenzione. Come vorreste intervenire una volta eletti?
«Le zone periferiche di Belpasso costituiscono una ricchezza per il territorio comunale ma purtroppo sono state sempre marginalizzate e a volte considerate una palla al piede. Conosco perfettamente quelle zone poiché sono intervenuta più volte lì a livello lavorativo. Nello specifico le periferie sono assolutamente carenti di servizi essenziali che bisogna invece prontamente fornire ai cittadini: hanno gli stessi diritti di quelli che risiedono al centro. Bisogna fare fronte alle esigenze di collegamenti logistici non soltanto in relazione alla città di Catania ma anche con il centro urbano di Belpasso. Dobbiamo prevedere ed elaborare un piano regolatore che tenga in considerazione la creazione di zone predisposte all’edificazione ordinata, il potenziamento dei servizi e l’esistenza del verde pubblico».

Legalità e controllo del territorio. La presenza dei vigilantes privati ha prodotto qualche risultato positivo oppure la loro presenza sul territorio è stata un azzardo?
«Riteniamo che la presenza di vigilantes privati sia necessaria ed indispensabile come supporto alle forze di polizia. Dobbiamo costatare che, quando si è fatto negli anni passati, abbiamo riscontrato un effetto positivo che nel tempo ha visto affievolirsi reati inerenti alla microcriminalità. Ci proponiamo di istituire un posto fisso e un servizio costante, in special modo nelle ore notturne, coadiuvati con un sistema efficiente di video sorveglianza».

Salvatore Caruso

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