dal Meetup I Grilli del Tirreno
riceviamo e volentieri pubblichiamo
Villafranca Tirrena 3 Settembre 2014
Caro Presidente Crocetta,
qui nella tranquilla frazione di Serro, del Comune di Villafranca Tirrena, nel Messinese, siamo da sempre abituati a vedere a qualche chilometro di distanza gli imponenti tralicci del vecchio elettrodotto che svettano da distanti colline. Mai ci saremmo aspettati che un giorno se ne facesse passare uno ad altissima tensione a ridosso del paese, nelle nostra collina, attaccato alle nostre case e sulle strade che sempre percorriamo.
Infatti proprio in questi giorni si stanno portando avanti i lavori per piantare, proprio nel paese, i piloni del nuovo elettrodotto da 380 KV.
Ci hanno spiegato, con parole difficili, che un primo progetto passava lontano dalle zone abitate. Poi, vincoli, difficoltà normative, interessi economici e, sopratutto, burocrazia hanno determinato lattuale tracciato sopra le nostre teste.
Nessuno sa chi ha deciso, nessuno è responsabile di questa scelta. Manager pubblici nominati dal Governo hanno dato lok, alti burocrati del ministero hanno avallato la scelta, tecnici della Regione hanno dato parere positivo. Ma la politica dov’è? Chi deve decidere della vita di questo paese?
Per questo ci rivolgiamo a Lei. Per chiederLe un atto come massima carica della nostra Isola. Che la politica riscopra il suo ruolo e si assuma la responsabilità di prendere le decisioni. Possibile che, chi ci governa e rappresenta, non prenda posizioni chiare e nette in questioni che, così da vicino, ed in maniera devastante, influenzano la vita delle persone?
Perché nel tratto che interessa Villafranca Tirrena non si fa semplicemente passare questo nuovo elettrodotto dallo stesso percorso dove passava il vecchio? Come possono scelte così di buon senso entrare nei meandri della burocrazia e diventare impossibili, senza che nessuno si faccia carico di rappresentare, lì dentro i palazzi, gli interessi di noi comuni cittadini?
Viviamo qui da tanti anni ed abbiamo pagato mutui ventennali e fatto sacrifici per delle case che ora varranno molto meno e che, probabilmente, non riusciremo nemmeno a vendere. Lei comprerebbe una casa con i cavi così vicino e con il classico ronzio di fondo che sarà sempre presente?
Temiamo per la nostra salute, molti, troppi, sono gli studi che rilevano la pericolosità di vivere vicino a questi giganti elettrici, sopratutto per i bambini le cui difese immunitarie sono fortemente influenzate dai campi elettromagnetici. Inoltre lo stress che queste preoccupazioni già generano sono sufficienti a far venire meno la serenità che auguriamo non manchi mai nella vita di alcuno.
Così, signor Presidente, La invitiamo a venire qui a Serro a condividere la nostra angoscia, a vedere con i suoi occhi lo scempio che sta per compiersi e, se vorrà farsene carico, a tutelarci dallennesimo atto folle, di un potere pubblico cieco ed impermeabile al buon senso ed alle richieste dei suoi cittadini.
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