Elettrodotto nella Valle del Mela: i silenzi dei Governi Renzi e Crocetta

LA REALIZZAZIONE DI QUEST’OPERA, SOTTOLINEANO I PARLAMENTARI DEL MOVIMENTO 5 STELLE NAZIONALI E REGIONALI, PRESENTA TROPPE CRITICITA’. NUOVA INTERROGAZIONE ALL’ARS. DI MEZZO C’E LA SALUTE DEGLI ABITANTI DI QUESTE CONTRADE GIA’ COLPITI DA MALATTIE GRAVI

“Intollerabile il silenzio da parte dei Governi regionale e nazionale in merito al tracciato siciliano dell’elettrodotto Terna che dal torrente Gallo, nel Comune di Villafranca Tirrena, giunge fino alla Valle del Mela”.

Così esplode la rabbia dei parlamentari del Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati e all’Assemblea regionale siciliana che da più di un anno denunciano a tutti i livelli “le enormi criticità riscontrate nelle scelte progettuali per la realizzazione dell’elettrodotto; criticità per lo più di ordine tecnico, essendo stata prevista la costruzione di tralicci anche in zone calanchive e gessose, caratterizzate da franosità diffusa e attiva”.

Oltre alle criticità c’è anche la salute degli abitanti di queste contrade della provincia di Messina abbandonate dalla politica.

Un duro attacco, quello dei deputati Cinquestelle, che continuano ad essere rimbalzati da un’Istituzione all’altra, da un Ministero all’altro e da un Governo all’altro (nazionale e regionale).

“Iter assurdi e nessuna risposta – affermano congiuntamente i deputati Alessio Villarosa (Camera) e Valentina Zafarana (Ars). I parlamentari si dichiarano ora pronti a procedere anche per vie giudiziarie.

“Il Governo regionale aveva preso impegni specifici in seguito all’approvazione all’unanimità dall’Assemblea regionale siciliana della mozione n.41 presentata più di un anno fa – afferma la deputata Cinquestelle Valentina Zafarana, prima firmataria dell’atto – che lo impegnava ad attivarsi affinché il progetto esecutivo dell’elettrodotto Terna fosse modificato in funzione della salvaguardia dell’area ad elevato rischio ambientale della Valle del Mela e della ‘Zona di protezione speciale’, oltre che dell’eliminazione delle criticità sul percorso collinare”.

Alla Camera, il 5 luglio del 2013, lo stesso deputato Villarosa aveva presentato in Aula a Montecitorio un’interpellanza urgente avente come oggetto la richiesta di valutazione della revoca del progetto iniziale, viste le asserite, numerose irregolarità presenti nei vari atti procedurali o, almeno, l’interramento dei cavi in galleria schermata nel tratto terrestre dell’elettrodotto. Successivamente, è stata elaborata e presentata, in data 18 Giugno 2014, anche un’importantissima interrogazione indirizzata ai Ministri dell’Ambiente, Beni Culturali, Giustizia e Sviluppo Economico. Oltre l’atto di Sindacato Ispettivo l’attività del parlamentare barcellonese è continuata in maniera molto assidua, ha incontrato il ministro dell’Ambiente Galletti ed il sottosegretario ai Beni culturali Borletti, esponendo ad entrambi le numerose perplessità, e probabilmente anche irregolarità, dell’intera procedura che ha permesso la realizzazione, quasi ultimata, dell’elettrodotto in questione. Entrambi i Ministri (Ambiente e Beni Culturali) hanno promesso una risposta in tempi brevi all’interrogazione del giugno 2014 e con lo staff del sottosegretario Borletti siamo costantemente in contatto dato che lo stesso?, tra le altre cose,? ci ha confermato la competenza del Ministero Nazionale ai beni Culturali per quanto riguarda la questione Terna”.

“Anche la Corte dei Conti ci ha dato ragione – concludono i parlamentari M5s – infatti, la correttezza delle osservazioni inserite nella mozione n.41, in merito alla mancata effettuazione della Valutazione di Impatto Ambientale su una parte del progetto, in particolare le opere realizzate nel Torrente Gallo, ha avuto autorevolissima conferma con la sentenza 93/2013”.

Intanto la deputata messinese Zafarana ha presentato una nuova interpellanza al Governo regionale: “Continueremo a vigilare sulla questione e non ci fermeremo finché i Governi, regionale o nazionale, non avranno fornito risposte concrete”.

Redazione

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