Eletta la neo Giunta di Confcommercio  «Isola allo sfascio, rinnovare istituzioni regionali»

Completata la squadra che affiancherà Patrizia Di Dio alla guida di Confcommercio Palermo per i prossimi 5 anni. Su proposta della presidente, infatti, oggi sono stati eletti i quattro vicepresidenti. Si tratta di Antonello Di Liberto, Nicola Farruggio, Rosanna Montalto e Margherita Tomasello. Completano la Giunta: Daniela Cocco, Maurizio Cosentino, Fabio Gioia, Giovanni Mangano, Andrea Perìa Giaconia, Salvatore Randazzo, Vito Rinaudo e Gioacchino Vitale.

«Dobbiamo essere pronti a raccogliere le sfide future – dice Di Dio – e, sebbene la scelta sia stata ardua, credo di avere composto una bella squadra, tenendo in considerazione competenze e dedizione». Nel corso della prima giunta saranno affidate alcune deleghe su temi importanti, ma anche i consiglieri che non entrano in Giunta saranno investiti di «precise responsabilità per progetti specifici». A breve, inoltre, saranno costituiti dei tavoli su tematiche trasversali a più categorie per «coinvolgere i presidenti di categoria e per mettere a sistema la competenza e l’apporto di tutti».

«Questa classe dirigente – conclude Di Dio – lavorerà per tutelare le imprese, promuovere lo sviluppo economico del territorio, che significa fare interessi collettivi, utilizzando al meglio il nostro know-how e mettendolo a disposizione di tutte le imprese, perché tutto ciò che riguarda la città, come per esempio il riconoscimento dell’Unesco, che già è una grandissima opportunità, possa dare il massimo dei risultati in termini di crescita, di sviluppo economico e di lavoro». 

Ma la neo Giunta di Confcommercio interviene anche sulla bufera che ha travolto il Governo regionale dopo la pubblicazione della presunta intercettazione tra il governatore Rosario Crocetta e il suo medico personale e primario di Villa Sofia, Matteo Tutino. «La Sicilia è al palo. Peggio. È travolta da una gravissima crisi senza precedenti perché non è più solo una crisi economica – si legge nel documento redatto dalla Giunta – ma è una crisi globale e di valori che investe dolorosamente anche la credibilità e l’etica della politica e delle istituzioni. Dinanzi a questo sfascio auspichiamo un totale rinnovamento delle istituzioni regionali che non è più rinviabile».

Redazione

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