Effatà, arriva il comico Lipari con i richiedenti asilo Lo Cascio: «Mostrare realtà tra migrazione e arte»

Arriva oggi a Palermo la terza tappa di Effatà – apriti in aramaico -, il progetto di Martino Lo Cascio e Antonio Macaluso con il sostegno dell’associazione Nottedoro, per raccontare il tema della migrazione con un documentario che filmerà le passeggiate di tre personaggi pubblici (Luigi Lo Cascio, Leoluca Orlando e Roberto Lipari) in compagnia di altrettanti richiedenti asilo. Dopo la tappa di Caltanissetta con Lo Cascio e Noufou Yabrè, proveniente dal Burkina Faso, e quella di Trapani con il sindaco di Palermo e Khan Toseef Ahmed, rifugiato politico del Kashmir fuggito dal Pakistan, stamattina sarà la volta del comico palermitano Roberto Lipari, noto al grande pubblico per avere vinto il talent show di La7 Eccezionale veramente.

A far da sfondo alla passeggiata, alcuni dei luoghi simbolo della migrazione: si partirà dalla comunità di Santa Chiara all’Albergheria, per poi passare dalla scuola d’infanzia Madre Teresa di Calcutta in via Maqueda, dove bambini di culture diverse imparano a confrontarsi, mentre, in seguito, si farà tappa allo Sprar di via La Loggia e al prato del Foro italico. Il cammino terminerà alle 19 in piazza Casa professa, al circolo Arci Porco Rosso, dove saranno raccolti tutti gli elaborati sulla migrazione realizzati dai visitatori che avranno voluto condividere il proprio pensiero.

«Ci ho messo tre mesi per trovare il titolo giusto per questo progetto – spiega il regista Martino Lo Cascio -. Il termine effatà è perfetto, perché racchiude in sé questa necessità di apertura, il legame tra l’orecchio e la bocca, gesto rimarcato dal prete col battezzando. Effatà è come un fiato, un respiro da ridare alla fraternità». Ed è proprio con questo obiettivo che il progetto è nato, per rendere visibile quanto accade quotidianamente sulle coste siciliane mischiando l’arte con la tematica sociale della migrazione. A sostenere Effatà documentario no-budget, alcuni sponsor che hanno aderito all’iniziativa.

«Spero di riuscire a raccontare, attraverso il migrante nigeriano che domani accompagnerà Roberto Lipari, l’accoglienza che si fa a Palermo – continua Lo Cascio -. Il migrante non è solo un’astrazione, non è solo colui che sta sul barcone, ma incarnazione di una biografia precisa, di una vita vissuta». Il progetto si concluderà in occasione della giornata nazionale in memoria delle vittime della migrazione, celebrata il 3 ottobre nel Cimitero dei migranti di Castellammare del Golfo, dove riposano coloro che hanno perso la vita in mare nel tentativo di approdare ad una vita migliore. Lì, verranno finalmente raccolti tutti i materiali accumulati nei punti Arci durante le diverse tappe. «In una delle tappe – conclude il regista – ci è stato lasciato un pensiero davvero profondo che recita così: i confini sono i limiti delle nostre paure, la diversità è il luogo dove ci si incontra».

Claudia Argento

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