EDITORIALE/ La mafia sta con la politica: ieri e ancora di più oggi. Altro che Forconi!

GUARDA CASO, QUANDO IN SICILIA ESPLODE LA PROTESTA POPOLARE C’E’ SEMPRE QUALCUNO CHE TIRA IN BALLO I MAFIOSI PER SPORCARE IL MOVIMENTO. MA COSA NOSTRA STA CON I POLITICI, CON LA FINANZA. NELLA GESTIONE DELL’ACQUA E DEI RIFIUTI. E VIA CONTINUANDO. LA VERITA’ E’ CHE LA QUESTIONE SOCIALE STA PER SOMMERGERE LA NOSTRA ISOLA

Piano piano anche in Sicilia i nodi stanno arrivando al pettine. E’ notizia di ieri che la Giunta avrebbe approvato la ‘bozza’ di Bilancio e Finanziaria 2014. Una notizia strana. Perché, di solito, questi atti sono approvati e consegnati all’Ars. Invece sono stati approvati a fine settimana, quando gli uffici del Parlamento dell’Isola sono chiusi.
La nostra sensazione è che questa sia la solita presa per i fondelli. La manovra del Governo regionale di Rosario Crocetta si è materializzata perché sta per esplodere la rivolta dei Forconi. E il presidente, i suoi assessori e i suoi collaboratori sanno che i ‘Palazzi’ della politica non verranno esentati dalle proteste di chi ha le scatole rotte da una politica siciliana che si avvita sempre più su se stessa. Allora meglio far sapere in giro che la Giunta ha esitato la ‘bozza’ di Bilancio e Finanziaria… La vogliamo proprio vedere tutta…
La politica siciliana ha sempre più paura. Rientra in questa sfera della paura la legge sull’editoria approvata qualche giorno fa dall’Ars. Un disegno di legge che, guarda caso, coincide con un altro disegno di legge: quello per indebitare di un miliardo di euro i siciliani.
Il messaggio della sempre più scalcagnata politica siciliana è chiaro: qui ci sono i soldi (per chi, poi ‘sti soldi? per lo più, per i soliti noti, ovvero per i grandi gruppi editoriali, che ormai tanto grandi non sono), però, una mano lava l’altra…
Che grande ‘classe’, presidente Crocetta, presentare contestualmente il disegno di legge sull’editoria e il disegno di legge per indebitare di un altro miliardo di euro la Regione! Che coincidenza casuale…
Che dire, poi, del ‘codicillo’ per mettere a tacere i commenti liberi sui blog e nei giornali on line? Siete stanchi di sentire quello che la gente ricattata e non ricattata dalla vostra sporca politica pensa di voi? Vi basta già la mattina quando vi guardate allo specchio e, in certi momenti, avreste tanta voglia di…? Non volete più vedere scritto su blog e giornali on line quello che siete?
Altra notazione: da quando in qua il Parlamento siciliano si occupa di ordine pubblico? Forse, nell’approvare questo ‘codicillo’ tappa-bocche avete pensato a quella parte dello Statuto – l’articolo 31, per la precisione – che dà al presidente della Regione i poteri di Polizia? Ma come: un articolo dello Statuto mai applicato lo volete applicare contro la gente che ha il solo torto, spesso, di dirvi la verità?
Anche se questo ‘codicillo’ riguarderebbe solo i giornali on line che percepirebbero i contributi della legge regionale (che, per com’è stata strutturata, dovrebbe privilegiare solo poche testate), è sbagliata comunque. Ci auguriamo che il Commissario dello Stato impugni questo ‘codicillo’ che tratta di un argomento che è di competenza dello Stato e non certo dell’Ars. 
Che dire, poi? Che la gente, piano piano, sta scendendo in piazza. Finalmente. La politica siciliana è terrorizzata. E sapete perché? Per un motivo semplice. Nel gennaio del 2012 la gente, in Sicilia, venne presa di sorpresa dalla rivolta dei Forconi ed ebbe a lamentarsi del blocco di stradale.
Questa volta, invece, la stragrande maggioranza dei siciliani sta con i Forconi. La gente, cari politici, ha le scatole rotte. Famiglie e imprese. Parlate con i commercianti. Parlate con gli agricoltori. parlate con la gente comune: la gente che la politica siciliana calpesta ogni giorno. Vi risponderanno che i Forconi fanno bene. Che anche loro sono pronti a scendere in piazza. Che loro sono i primi a chiedere una svolta politica.
E’ inutile inventarsi che i Forconi sono di Forza Nuova e sono fascisti. A poco servono le lettere ritrovare qua e là che associano i Forconi alla mafia. La mafia, in Sicilia, sta con la politica. E’ dentro la politica: ieri e ancora di più oggi. La mafia non sta con la povera gente che scende in piazza per sopravvivere.
Quindi, cari politici siciliani che cercate di salvarvi il culo dicendo che la mafia sta dietro i Forconi, addirittura con le lettere scritte, beh, la mafia infilatevela dove sapete voi… Tanto è con voi che i mafiosi trattano, ieri e oggi. Con l’acqua, con i rifiuti e con tutta la merda economica e finanziaria di questa Sicilia.
La gente ha fame. L’avete scannata con le tasse e con le cartelle esattoriali. Si calcola che in Sicilia più di 500 mila persone sono in grandissima difficoltà e rischiano di perdere qual poco che hanno, a cominciare dalla casa. A tutta questa gente cosa pensate di dare? Brioche?
State attenti…

Redazione

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