Edilizia, nasce lo Sportello unico Arcuri: «Stop a file chilometriche»

Il vecchio ufficio Edilizia privata si trasforma in Sportello unico edilizia. Il cambiamento, in corso da settembre 2014, entra nella fase attuativa al Comune di Palermo. Le misure organizzative, come migliorare il rapporto con cittadini e tecnici e garantire la trasparenza sono stati alcuni degli argomenti che oggi il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore alla Riqualificazione urbana e infrastrutture, Emilio Arcuri, il presidente di Sispi Spa, Francesco Randazzo, con i presidenti degli Ordini degli architetti e degli ingegneri, del Collegio dei geometri e dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance), hanno illustrato ai giornalisti nella Chiesa di San Mattia, presso l’ex Noviziato dei Crociferi, in via Torremuzza.

Con la nuova organizzazione degli uffici, secondo il vice sindaco Emilio Arcuri sarà posta la parola “fine” alle «file chilometriche davanti agli sportelli dell’Edilizia privata del Comune. Adesso, con lo Sportello unico edilizia cambia tutto». Per Arcuri si tratta di «una svolta importante», che andrà a regime con «una serie di step». L’obiettivo della riorganizzazione degli uffici è rendere «più efficiente ed efficace la gestione e realizzazione delle opere pubbliche e di migliorare sensibilmente il rapporto tra i cittadini e gli uffici comunali».

Va in questa direzione la costituzione dell’area tecnica della riqualificazione urbana, dentro cui si trova lo Sportello unico dell’edilizia. La struttura suddivisa funzionalmente all’interno dei propri uffici per particolari ambiti di competenza, Sue e Città Storica mira a migliorare «in termini di efficienza, efficacia e trasparenza, i servizi offerti ed erogati ai cittadini in un ambito particolarmente sensibile e strategico come quello dell’edilizia privata».

«La legislazione vigente, resa di notevole complessità dal quadro normativo regionale – dicono i responsabili dell’ufficio -, ha avviato procedure semplificate per alcuni ambiti di intervento, quali la segnalazione certificata di inizio attività, la denuncia di inizio attività». Questa semplificazione normativa richiede «un sempre maggiore coinvolgimento dei professionisti, ingegneri, architetti, geometri, nelle procedure edilizie. Ciò porta lo stesso professionista, in qualità di soggetto attuatore del procedimento, all’assunzione di precise responsabilità giuridiche ed amministrative nell’ambito dell’intervento proposto».

Alessia Rotolo

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