«Ci sono diverse novità, ma orientarsi non dovrebbe essere complicato». Poche parole chiave corredate da immagini esplicative. A condurre MeridioNews nel viaggio dentro la metropolitana di Catania, prima che riapra i tornelli ai viaggiatori dopo due mesi di chiusura, è il direttore di esercizio di Ferrovia Circumetnea Sebastiano Gentile. «Da questa mattina, gradualmente, il servizio sotterraneo riprenderà», spiega mentre ci illustra i percorsi separati «pensati per fare in modo che i flussi in entrata non si incontrino con quelli in uscita». Misure necessarie per evitare il rischio di contagio da Covid-19.
Già da fuori si capisce che qualcosa è cambiato: ci sono varchi da cui si entra diversi da quelli da cui si esce. «Ingresso vietato, usa l’altro accesso», è una delle scritte (in italiano e in inglese) a caratteri cubitali che sovrasta le scale (non solo mobili) della stazione Giovanni XXIII. Scendendo si comincia a sentire un forte odore di candeggina. «Abbiamo sanificato tutte le strutture – ci tiene a precisare Gentile mostrandoci anche gli adesivi che lo certificano – e così faremo ogni giorno con tutti i treni che circolano».
Per la ripartenza saranno tre – degli otto che compongono il parco mezzi di
Fce – e faranno una corsa ogni 15 minuti dalle 6,40 alle 15 e ogni venti minuti fino alle 21. «Qualcuno si è lamentato della dilazione della frequenza – dice il direttore di esercizio – ma noi siamo pronti a intensificare il servizio quando il flusso di utenti lo renderà necessario». Intanto, per garantire il necessario distanziamento sociale, lungo le banchine sono stati sistemati degli adesivi a distanza di un metro l’uno dall’altro. «Stai qui», è la scritta bianca dentro un cerchio azzurro. «Speriamo che le persone rispettino le indicazioni», auspica Gentile. Anche perché, come nel caso degli autobus dell’Amt, il personale non ha poteri speciali.
Anche sui vagoni – a bordo dei quali possono salire un massimo di
66 persone per corsa – non sarà possibile occupare tutti i posti. «Come ulteriore precauzione – aggiunge Gentile – abbiamo anche destinato alcune porte dei convogli per salire e altre per scendere». Così a tre settimane esatte da quando il direttore tecnico di Fce Salvatore Fiore disse a MeridioNews che il servizio sarebbe ripreso «solo quando ci saranno i passeggeri», riapre anche l’ultima metropolitana italiana. In mezzo c’è stato un appello del sindaco Salvo Pogliese e anche le indicazione del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.
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