E’ ufficiale: Cisl e Uil sono ancora disposte a trattare con i ‘pupari’ del Governo Crocetta

I VERTICI LE DUE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, RIFIUTANDO DI INCONTRARE IL SEGRETARIO REGIONALE DEL PD, RACITI, LANCIANO UN MESSAGGIO PRECISO A CHI MANOVRA DA DIETRO LE QUINTE L’ATTUALE ESECUTIVO REGIONALE

Ufficialmente è solo un “no” a un invito per un incontro con i vertici del PD siciliano. Di fatto, il messaggio politico è un altro. Ed è il seguente: Cisl e Uil sono ancora una volta disposti a trattare non tanto con il Governo regionale, quanto con i ‘pupari’ del presidente della Regione, Rosario Crocetta.

Proviamo a riassumere quello che sta succedendo. Il segretario regionale del PD siciliano, Fausto Raciti, stamattina, ha convocato un incontro con Cgil, Cisl e Uil. Tema: la situazione politica siciliana. O meglio, la situazione economica e sociale della nostra Isola che precipita di giorno in giorno.

Già intere categorie sociali – chi da due mesi, chi da tre mesi – non vengono pagate. Il PD ha chiesto una svolta  nell’azione di Governo. A Partire dall’azzeramento di una Giunta regionale che fino ad oggi ha fallito.

Ma i ‘pupari’ che stanno dietro al Governo Crocetta (con in testa il senatore Giuseppe Lumia) non ne vogliono sapere di mollare. Per tutta risposta hanno intruppato nel Governo due anime minoritarie del Partito Democratico siciliano: i renziani e i seguaci di Giuseppe Lupo.

Per tutta risposta il PD siciliano – con il suo segretario regionale, il già citato Raciti – non solo è passato all’opposizione del Governo Crocetta, ma ha avviato una serie di consultazioni con le forze sociali.

Stamattina avrebbe dovuto incontrare i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Sicilia. Ma, come già accennato, i vertici della Cisl e della Uil hanno declinato l’invito.

Non c’è da restare stupiti dell’atteggiamento della Uil siciliana, organizzazione sindacale ‘fedele’ a tutti i Governi.

Stupisce, invece, l’atteggiamento della Cisl dell’Isola, che per stamattina, a Messina, ha – o avrebbe – avviato una mobilitazione contro l’immobilismo del Governo Crocetta.

Ci rendiamo contro che il segretario generale di questa organizzazione sindacale della Sicilia, Maurizio Bernava, deve criticare il Governo Crocetta e, contemporaneamente, non identificarsi con il PD.

Così facendo, però, Bernava rischia di confondere i propri iscritti. Perché, di fatto – e per la seconda volta in quindici giorni – la Cisl siciliana a parole dice una cosa e, nei fatti, ne fa un’altra.

E’ successo la prima volta quando, nei giorni scorsi, a Sala d’Ercole si sono materializzate ben due mozioni di censura per l’assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra.

A questo punto l’assessore Scilabra, per rilegittimarsi, ha convocato i sindacati – in testa Cgil, Cisl e Uil – per una riunione apparentemente inutile. L’oggetto della riunione non c’era: era solo un modo per consentire all’assessore di dire alla politica siciliana: “Vedete, voi mi volete sfiduciare, ma i sindacati credono in me”.

Alla fine Cgil, Cisl e Uil (e forse qualche altra sigla) si sono catapultati dall’assessore Scilabra, alla faccia dei dipendenti della Formazione professionale che non vengono pagati chi da un anno, chi da due anni.

La stessa cosa è successa stamattina. Davanti a un Governo che, pur di tenersi tutte le poltrone (gli stessi assessori in  quota PD, segnalati dai renziani di Davide Faraone e da Giuseppe Lupo, rispettivamente, Giuseppe Bruno e Maurizio Agnello non sembrano molto ‘attivi’ e, soprattutto, non dimostrano né di ‘controllare la macchina’, né di essere autonomi…), è disposto a trattare con il centrodestra, i vertici di Cisl e Uil hanno deciso di appoggiare il Governo e non chi lo sta mettendo alle corde (il PD di Raciti).

Questo messaggio è bene che venga recepito anche dai dipendenti della Formazione professionale siciliana: dai licenziati, dagli sportellisti ormai senza Sportelli, dai sacerdoti che operano nell’Obbligo formativo. E, ancora, dagli operai della Forestale, dai dipendenti dell’Esa, dai dipendenti dei Consorzi di Bonifica e, in generale, da tutti i soggetti lasciati senza soldi dall’attuale Governo regionale.

Ebbene, la Cisl e la Uil tra chi oggi in Sicilia soffre a causa di questo Governo regionale e i disastri di Crocetta e dell’assessore Scilabra, nella migliore delle ipotesi, hanno scelto di non scegliere.

Nella migliore delle ipotesi. La peggiore delle ipotesi la lasciamo all’intelligenza dei nostri lettori.

 

Redazione

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