E se dietro il Muos di Niscemi ci fosse un’America che vede già ‘oltre’ l’euro? E la vera mafia che ha sempre ‘regnato’ sovrana tra le due sponde dell’Atlantico che parte avrebbe?

di Economicus

A furia di sollecitarmi, il direttore mi ha fatto venire la voglia di scrivere. E di dire la mia anche su argomenti non economici (o quasi, perché il tema che tratterò – il Muos di Niscemi – è molto politico, ma anche molto economico).

Seguo con interesse LinkSicilia, giornale che tratta sempre con dovizia di particolari e grande attenzione questa vicenda. Io, adesso, proporrò una chiave di lettura un po’ diversa da quella di questo giornale e di altri mezzi di informazione.

Fermo restando che i timori dei danni provocati dalle onde elettromagnetiche sono fondatissimi – e, al riguardo, trovo molto strano che i signori dell’Istituto superiore della sanità non sappiano che le onde elettromagnetiche provocano mutamenti nel Dna: già i seguaci della scuola di Morgan ne erano al corrente, ma non voglio divagare con la genetica – vorrei affrontare tale tema da un altro punto di vista. E lo farò brevemente con un paio di interrogativi e con qualche considerazione finale sulla mafia, con riferimento alla vera mafia, quella che, dal 1943 ai nostri giorni, ha sempre mantenuto saldi legami con gli Stati Uniti d’America. Quella mafia – per capirci – che ha sempre deciso tutto, in America, in Sicilia e nel resto d’Italia.

Cominciamo con le domande. Siamo sicuri che chi governa oggi gli Stati Uniti d’America non sappia più di noi in ordine all’esito finale di quella bizzarra e fino ad oggi non esaltante avventura chiamata euro? Non viene da pensare che l’instabilità che oggi caratterizza buona parte dell’Africa del Nord possa estendersi – come in parte è già avvenuto e sta già avvenendo – ai Paesi del Sud Europa, con riferimento a Grecia, Italia e Spagna?

Da una parte c’è l’instabilità dell’Africa del Nord; dall’altra parte c’è la crisi ormai drammatica della Grecia, la crisi dell’Italia e una Spagna che ancora tiene (per ora tiene meglio dell’Italia). A questo scenario si aggiungono i problemi provocati dall’euro, che sono alla base delle crisi di Grecia, Italia e Spagna.

E se gli americani, avendo intuito i possibili scenari futuri, avessero voluto mettere – con il Muos di Niscemi – un punto fermo? Che sarebbe come dire: signori, noi americani siamo in Sicilia dal 1943, non abbiamo mai mollato quest’Isola per troppi versi strategica, anzi, in certi momenti della storia – per esempio nei primi anni ’80 – abbiamo potenziato la nostra presenza con i missili Cruise che si aggiungevano alle nostre basi. Noi siamo qui e qui restiamo. E siccome non sappiamo come va a finire con l’euro – anche se lo possiamo immaginare – noi, intanto, ci piantiamo qui con il Muos di Niscemi, che non è uno strumento di pace, come ha detto qualche sprovveduto, ma è un’arma con la quale siamo pronti a fare un ‘mazzo così’ a chi si sente o nel futuro si sentirà il migliore…

Io non so se questa tesi sia vera. Da economista, però, so che con l’euro è già finita male. E che andrà sempre peggio.

Se la mia tesi fosse vera, beh, le accuse, un po’ strampalate, di “infiltrazioni mafiose” nel Movimento dei “No Muos” lanciate qualche settimana fa dal ‘vostro’ presidente della Regione siciliana dovrebbero essere moltiplicate per meno uno, ponendo qualche interrogativo su chi le ha pronunciate.

Perché la mafia, quella vera, dal 1943 ad oggi non ha mai fatto una sola cosa contro gli americani. E meno che mai la farebbe adesso, in un momento così delicato, proprio mentre è in corso la contesa per il controllo delle ultime riserve di idrocarburi in questa parte ‘calda’ del pianeta (ecco che la questione diventa economica).

Alla luce di queste mie considerazioni, le accuse lanciate dal presidente Crocetta al Movimento “No Muos” restano strampalate, ma acquistano un’altra luce: se lette attentamente, infatti, potrebbero suonare un po’ inquietanti. Anzi, molto inquietanti. 

 

Redazione

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