Il tram è partito. E la sua inaugurazione è stata come il suo accidentato percorso: fra proteste (dei lavoratori Almaviva e contro la Ztl) e curiosità. Ma adesso «la più grande opera pubblica mai realizzata a Palermo», come l’ha definita il sindaco Leoluca Orlando, è definitivamente in funzione. Alla partenza della prima corsa, stamattina dalla Stazione Notarbartolo, era presente la folla delle grandi occasioni: ad attendere che le vetture Bombardier denominate «Genio» percorressero i primi metri c’era almeno un migliaio di palermitani. Una vera ressa fra urla e spintoni che, complici alcuni difetti organizzativi, ha reso difficoltoso anche il lavoro dei giornalisti.
Non mancava nessuno: oltre al sindaco, il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, il governatore Rosario Crocetta, il presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando, assessori comunali e regionali (Giusto Catania in testa), presidenti ed ex presidenti delle partecipate (l’ex Amat Ettore Artioli e l’attuale Antonio Gristina), il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, il vicepresidente dell’Ars Giuseppe Lupo, l’ingegnere della Sis a capo del progetto Lucio Perilli, consiglieri di maggioranza ma anche di opposizione, questi ultimi bacchettati da Orlando durante il suo discorso inaugurale: «Io ringrazio tutti, dai cittadini agli operai, dal governo alla Regione, dagli assessori ai consiglieri comunali: innanzitutto chi ha votato sì, ma anche chi ha votato no, comunque contribuendo a migliorare la delibera. Certo, c’è qualcosa che non va. Se sei d’accordo non fai ostruzionismo e se fai ostruzionismo poi non applaudi in prima fila».
Il discorso di Orlando, come pure quelli di Crocetta e Delrio, hanno avuto a tratti come sottofondo i cori dei lavoratori di Almaviva, sempre più in bilico dopo la perdita della commessa Enel. Dinanzi alle richieste di un loro rappresentante, Delrio ha promesso che «il 7 gennaio i lavoratori di Almaviva saranno ricevuti a Roma con il sindaco Orlando». Si è fatta sentire, eccome, anche la protesta guidata dal consigliere di Forza Italia Angelo Figuccia, piccola ma rumorosa, contro le due zone a traffico limitato che partiranno nei prossimi mesi: striscioni, megafoni, fumogeni e la promessa di una class action. Al netto di tutto, Orlando, visibilmente emozionato, si è detto «orgoglioso di inaugurare questa grande opera, che mette le ali alle nostre radici. Oggi questa città può dirsi al tempo stesso mediorientale ed europea, e io le faccio un applauso. Il 2015 è stato l’anno della mobilità sostenibile a Palermo, mentre al Ministero dell’Ambiente si discutono misure d’emergenza contro lo smog». Un ricordo particolare è andato «all’operaio Giovanni Mannino, morto mentre collaborava alla realizzazione dell’opera».
E mentre il presidente Gristina ha prospettato per l’Amat un futuro da «agenzia della mobilità nell’area metropolitana», anche il ministro Delrio ha battuto il tasto dell’orgoglio, perchè «questa inaugurazione dimostra che anche le città del Sud possono diventare sostenibili. Palermo è una grande metropoli che merita un sistema di trasporto intelligente. Quest’opera è il frutto della collaborazione tra le istituzioni, del lavoro degli operai e della pazienza con cui i cittadini hanno sopportato i disagi». «Palermo è soltanto la decima città d’Italia ad avere il tram – ha continuato il ministro -. A questo Paese serve la cura del ferro. Bisogna investire sul trasporto ferroviario, lo abbiamo fatto e continueremo a farlo. Spero di venire presto a Palermo per inaugurare anche il nodo ferroviario, perché anche questo sarà simbolo di una ripresa del Mezzogiorno».
Soddisfatti a metà i sindacati. «Abbiamo sempre considerato il tram un’opera strategica per il miglioramento della mobilità cittadina – sottolinea Antonino La Barbera, segretario regionale dei Cobas settore trasporti -. Tuttavia, coerentemente con l’azione sindacale condotta all’interno dell’Amat, riteniamo che non siano state risolte le incognite relative alla sostenibilità economico-finanziaria dell’infrastruttura». La Cisl, invece, per bocca del segretario Cisl Palermo Trapani Daniela De Luca e del segretario provinciale Fit Cisl Mimmo Perrone, pungola l’amministrazione sulla creazione di un sistema metropolitano dei trasporti, a partire dal biglietto integrato con metro e treni. Chiediamo un tavolo congiunto con Comune e Ferrovie».
La linea 1 del tram unirà il quartiere di Roccella/Brancaccio alla Stazione centrale. Le linee 2, 3 e 4 avranno parte del percorso sovrapposto: la linea 2 condurrà dal quartiere Borgo Nuovo alla Stazione Notarbarolo, mentre la linea 3 andrà dalla stessa stazione a San Giovanni Apostolo e la linea 4 dalla stazione all’incrocio tra via Pollaci e corso Calatafimi, lungo la circonvallazione. Gli automobilisti dovranno fare attenzione d’ora in poi ai semafori del tram, pensati con un meccanismo a tempo per favorire l’onda verde. La frequenza media sarà di circa dieci minuti: 5 minuti per la linea 1 con 8 vetture in servizio, 10 minuti per la linea 2 (3 vetture), 10 per la linea 3 (3 vetture) e 12 per la linea 4 (3 vetture). Ed ecco tutte le fermate:
LINEA 1 Roccella/Forum Palermo (interscambio con passante ferroviario), Laudicina, Di Vittorio, Reber, XXVII Maggio, Bacile, Sperone, Bione, Amedeo d’Aosta, Missori, San Giovanni dei Lebbrosi, Ponte dell’Ammiraglio, Ponte tranviario sul Fiume Oreto, Tiro a segno, Ingrassia, Randazzo, Stazione di Palermo Centrale (interscambio con passante ferroviario).
LINEA 2 Largo Piazza Armerina-San Paolo, Santa Cristina, Modica, Deposito, Michelangelo-Castellana, Campo Ribolla, Casalini, Beato Angelico, Uditore, Einstein, viadotto Einstein, Galilei-Pacinotti, Respighi, Stazione Notarbartolo (interscambio con passante ferroviario).
LINEA 3 Stazione Notarbartolo (interscambio con passante ferroviario), Respighi, Galilei Pacinotti, Einstein, viadotto Einstein, Uditore, Beato Angelico, Casalini, Campo Ribolla, Michelangelo Castellana, Michelangelo-U.R. 10, Centorbe, terminal Cep.
LINEA 4 Stazione Notarbartolo (interscambio con passante ferroviario), Respighi, Galilei Pacinotti, Einstein, viadotto Einstein, Platen, Settembrini, Perpigniano Est, Emiri Est, Amia Est, Portello, Vignicella Est, Pagano, Calatafimi Pollaci, Vignicella Ovest, Giuseppe Pitrè, Amia Ovest, Perpignano Ovest, Emiri Ovest, Regione Siciliana Uditore, Regione Siciliana.
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