Due pescherecci della marineria di Mazara del Vallo sono stati sequestrati ieri sera dalle autorità libiche a circa 35 miglia dalle coste del paese nordafricano, all’interno della cosiddetta zona Zee – area economica adiacente le acque territoriali in cui uno Stato costiero ha diritti sovrani per la gestione delle risorse naturali – che si estende 62 miglia oltre le 12 convenzionali e non è riconosciuta dalla comunità internazionale.
I pescherecci sequestrati sono l’Antartide e il Medinea. Altre due imbarcazioni, l’Anna Madre di Mazara del Vallo e il Natalino di Pozzallo, sono riuscite a fuggire. I pescherecci si trovano adesso ormeggiati al porto di Bengasi. I componenti di entrambi gli equipaggi (16 persone in tutto) si trovano a bordo e stanno bene, come assicurato dall’armatore dell’Antartide, Leonardo Gangitano.
A confermare il sequestro, oltre alla capitaneria di porto di Mazara del Vallo, è stato anche il sindaco Salvatore Quinci che ha sottolineato il tempestivo intervento dell’Unità di crisi della Farnesina che sta gestendo il caso. In queste ore inoltre, il ministro degli esteri Luigi Di Maio si trova in visita proprio nel paese Nordafricano.
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