Cinquanta ragazzi palermitani sono sotto osservazione da parte della procura dei minorenni che progetta di allontanarli dall’ambiente familiare dove circola e si traffica droga. L’ha annunciato, nell’intervento all’inaugurazione dell’anno giudiziario, l’avvocata dello Stato Annamaria Palma. «La procura dei minori – ha detto – ha avviato un progetto senza precedenti, sulla base di alcuni episodi recenti».
Cinque bambini nelle ultime settimane sono finiti in ospedale per avere ingerito a casa sostanze stupefacenti. Altri sono stati ripresi dalle forze di polizia mentre aiutavano i genitori a confezionare droga da spacciare. Si tratta di ragazzi che non vanno a scuola (l’evasione a Palermo arriva al 27 per cento) e vengono coinvolti in attività criminali.
In Sicilia sono duemila i procedimenti avviati con imputati minorenni. E la regione è terza in Italia per quelle dove si spaccia più droga. Il traffico viene gestito, anche con la complicità di agenti penitenziari e da persone detenute. «È un imperativo categorico – ha detto Annamaria Palma – difendere i più piccoli e i più fragili».
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