Hashish dalla Spagna a Palermo. Quattro persone in carcere e altre cinque indagate, questo il bilancio dell’operazione della guardia di finanza chiamata Pacco Regalo, che ha permesso di fare luce su un sistema rodato che consentiva di importare grossi quantitativi di droga dalla penisola Iberica.
Il nome dell’operazione si deve al fatto che gli organizzatori, secondo quanto emerso dalle indagini, acquistavano l’hashish direttamente in Spagna e poi la spedivano all’interno di pacchi regalo tramite dei corrieri internazionali. I pacchi erano destinati a nominativi di persone inesistenti, tutte risiedenti nel centro cittadino di Palermo, zona di competenza di un addetto alle consegne, impiegato per un’ignara azienda di spedizioni, che in realtà faceva parte dell’organizzazione.
L’uomo riusciva a intercettare i plichi provenienti dalla Spagna e li consegnava nelle mani dei suoi sodali. Le investigazioni hanno consentito di ricostruire spedizioni illecite per oltre 180 chili di stupefacente, a cui corrisponde un valore di mercato al dettaglio di circa 2 milioni di euro. Un’operazione scattata grazie a dei fiscali. Attraverso i controlli nelle banche dati della guardia di finanza, infatti, sarebbe emersa l’assoluta sproporzione tra i beni nella disponibilità degli indagati e la loro capacità economica.
Gli indagati e i rispettivi nuclei familiari, nell’ultimo decennio, a fronte di redditi leciti per circa 430 mila euro avevano sostenuto spese ed acquisti per oltre 1,2 milioni di euro. La procura ha disposto un provvedimento d’urgenza che ha consentito di sequestrare conti correnti, veicoli e imprese per un valore complessivo di circa 500 mila euro. In carcere nell’operazione Pacco Regalo sono finiti Alessandro Girgenti, 36 anni, Gerardo Romano, 32 anni. Ai domiciliari Filippo Miranda, 30 anni, e Giuseppe Lo Coco, 29 anni. Obbligo di dimora è stato disposto per Paolo Taormina, 29 anni, Giovanni Ferrara, 31 anni, Antonio Buccafusca, 32 anni e Benedetta Altieri, 50 anni. Una persona viene ricercata, e si troverebbe all’estero.
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