Dopo il disastro di Genova in tanti hanno guardato allo stato di salute dei ponti e delle infrastrutture siciliane. Lo ha fatto, a Palermo, anche il gruppo consiliare del M5s. Che da tempo sollecita sopralluoghi tecnici sui due ponti Corleone e Oreto, che collegano la città con il resto della Sicilia orientale. «In questi giorni è come se fossimo tutti lì, noi palermitani, sul ciglio di quei due ponti dai quali negli anni passati qualche povero disperato ha anche deciso di togliersi la vita lanciandosi nel vuoto. Siamo bloccati e attoniti, con gli occhi e la bocca spalancati sul vuoto che ci sta davanti. Siamo così noi palermitani, che improvvisamente ci svegliamo dopo che ci siamo accorti del pericolo imminente. Siamo proprio così: ozianti prima, allarmati poi e spiazzati dopo».
Le parole del deputato nazionale Giorgio Trizzino non sono una riflessione a se stante. Ma una risposta, affidata a un post su Facebook, all’accusa del sindaco Orlando e dell’assessore alla Rigenerazione Urbana Arcuri. Questi i fatti: da mesi i cinque consiglieri comunali del Movimento 5 stelle, insieme all’opposizione guidata da Fabrizio Ferrandelli, sollecitano l’amministrazione a intervenire immediatamente sulle condizioni strutturali dei due ponti. Già il 24 marzo scorso era stata inoltrata una richiesta di urgente verifica e intervento.
«Il gruppo consiliare del M5s – rendono noto Giulia Argiroffi, Ugo Forello, Concetta Amella, Viviana Lo Monaco e Antonino Randazzo – ha chiesto, e più volte sollecitato, copie di relazioni, indagini, documenti e atti,che permettessero di ricostruire con esattezza l’attività di controllo e manutenzione dell’ultimo ventennio, ma l’amministrazione comunale, che evidentemente ha colpe da nascondere, ha negato e continua a negare da mesi. Il 31 luglio il gruppo consiliare del M5S ha effettuato un sopralluogo sul ponte Oreto e denunciato lo stato di grave degrado evidente emerso». Accuse però sempre respinte dalla giunta Orlando. Che nella giornata di ieri ha diffuso una dura nota, rivolta proprio ai pentastellati.
«Dopo i fatti di Genova – commentano Orlando ed Arcuri – ci saremmo aspettati che gli atti di sciacallaggio in chiave elettorale sul tema della sicurezza dei ponti da parte del Movimento 5 Stelle avessero finalmente fine. Dobbiamo purtroppo ricrederci, registrando che da parte di costoro non vi è traccia di alcuna dignità, né capacità di rispettoso silenzio e assunzione di responsabilità politica per i propri sciagurati comportamenti e le proprie sciagurate dichiarazioni». Non solo. «A dimostrazione del fatto che le parole di oggi hanno come unico obiettivo la sterile polemica – continuano il primo cittadino e l’assessore – sta il fatto che si torna ancora a parlare con toni catastrofisti del ponte Corleone, dimenticando che proprio su quel ponte sono già stati eseguiti pochi giorni fa i primi interventi relativi alla sicurezza e che altri sono già finanziati e programmati. Nei prossimi giorni, in occasione della pubblicazione di importanti gare d’appalto, cui si è lavorato negli ultimi mesi terremo una conferenza stampa per ricordare e descrivere quanto fatto dal 2013 ad oggi, in termini di ricerca fondi, progettazione ed esecuzione, materiale di lavori per la sicurezza».
Ecco perchè, di fronte la pesante accusa di sciacalaggio, a dar manforte ai consiglieri comunali palermitani sono intervenuti oggi i parlamentari siciliani del M5s. «Il degrado di buona parte delle infrastrutture del nostro paese e la loro carente manutenzione, è testimonianza di anni di malgoverno e di scarsa attenzione da parte della vecchia politica rispetto la sicurezza dei cittadini – affermano Roberta Alaimo, Valentina D’Orso, Steni Di Piazza, Aldo Penna, Giorgio Trizzino e Adriano Varrica – Ciò che i nostri consiglieri comunali denunciano da mesi a Palermo, nonostante i dati preoccupanti emersi dalle relazioni tecniche e il progredire del degrado di talune infrastrutture cittadine, continua a essere pericolosamente sottovaluto dall’amministrazione cittadina. È necessario implementare le verifiche perché molte infrastrutture, che risalgono agli anni ’50-’70, hanno bisogno di manutenzione ordinaria. Come anticipato dal ministro Toninelli, questo governo stanzierà i fondi necessari per scongiurare che si ripetano ancora tragedie come quelle di Genova, attraverso il monitoraggio attento delle opere in tutto il paese e di conseguenza anche a Palermo».
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