Domani mattina a Palermo la protesta degli agricoltori Chiedono al Governo regionale interventi per il settore

Se il Governo di Rosario Crocetta e l’Intera Assemblea regionale siciliana pensavano di aver scippato ad artigiani e agricoltori il fondo di rotazione da 20 milioni di euro e farla franca, beh, hanno preso un abbaglio. Domani, infatti, la Cia siciliana (Confederazione italiana agricoltori), che ha organizzato la manifestazione, conta di far arrivare da 300 a 400 produttori agricoli a Palermo, davanti la sede dell’assessorato regionale all’Agricoltura. 

All’appuntamento dovrebbero presentarsi olivicoltori, allevatori e i dirigenti delle Cantine sociali. Si tratta di tre settori agricoli segnati da una profonda crisi. Tre settori che di tutto avevano bisogno, tranne che dello scippo del fondo che hanno subito grazie a Governo e Ars. 

Crocetta e i parlamentari siciliani, è noto, si sono impegnati a trovare subito i 20 milioni del fondo di rotazione che sono stati utilizzati per pagare gli operai della Forestale. 

«Tutto legittimo – ci dice Angelo Forgia, dirigente regionale della Cia -. Noi infatti non abbiamo contestato il pagamento degli operai della Forestale. Anche loro hanno diritto alla retribuzione. Ora, però, è arrivato il momento, per il Governo e per l’Assemblea regionale siciliana, di trovare i 20 milioni per rimpinguare il fondo. E’ un impegno che Governo e Ars hanno assunto con tutto il mondo agricolo siciliano. E noi siamo certi che manterranno l’impegno in tempi brevi».

I problemi riguardano tutta l’agricoltura siciliana. Ma la vera emergenza, forse, è rappresentata dalle Cantine sociali della Sicilia presso le quali è rimasto un grande quantitativo di vino invenduto. C’è, di certo, un problema di managerialità. Ma c’è anche un’assenza pressoché totale di politiche agricole di settore da parte della Regione.  

La manifestazione di domani, davanti la sede dell’assessorato regionale all’Agricoltura, è solo un appuntamento quasi simbolico, per ricordare a Governo e parlamentari di Sala d’Ercole l’impegno che hanno assunto. 

Se per caso la politica dovesse dimenticare di ottemperare agli impegni («Cosa che non succederà», aggiunge Forgia), tra una decina di giorni gli agricoltori in piazza potrebbero diventare 4 mila, con appuntamento davanti Palazzo d’Orleans, la sede del Governo dell’Isola. E via continuando.     

Redazione

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