Domani comincia la fase 2b, tutte le disposizioni Distanza di un metro, caffè al banco e amici a casa

Su alcuni punti non c’è bisogno di interpretazioni. Chi ha la temperatura superiore a 37,5 gradi non potrà uscire di casa e sarà obbligato a contattare il medico curante. L’altra regola fondamentale è che bisognerà sempre rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro dalle altre persone. Obbligatorie le mascherine in tutti i luoghi chiusi se non si potrà rispettare il distanziamento. Questo quanto scritto nel decreto firmato questa sera dal presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte

Da domani (18 maggio) inizia ufficialmente la cosiddetta fase 2b. Che assomiglia sempre di più alle vecchie abitudini grazie a numerose riaperture, nonostante il nuovo coronavirus non sia ancora stato debellato. Le Regioni e le province autonome adesso giocheranno un ruolo decisivo. Nel caos ordinanze di questi mesi viene, infatti, data la possibilità di decidere ai governatori diverse date, modalità e ulteriori regole per le riaperture. 

Autorizzati da domani «ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, self-service, bar, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie e similari», si legge nell’ordinanza firmata dal presidente Nello Musumeci. Nei bar si potrà consumare al banco ma rispettando la distanza di un metro, la consumazione a buffet non è consentita mentre ai tavoli la mascherina non è obbligatoria purché sia garantita la distanza di un metro.

Ok anche a funzioni religiose ma con il rispetto delle norme di sicurezza e il distanziamento sociale. Per gli spettacoli, le attività di catering e i cinema all’aperto la Sicilia ha scelto la data dell’8 giugno «così i gestori si potranno organizzare al meglio», spiega il presidente della Regione durante una video diretta su Facebook per dare ulteriori dettagli. In Sicilia disco verde dal 25 maggio per le palestre. Le linee guida prevedono una distanza di almeno due metri tra le persone durante l’attività fisica. L’utilizzo di apposite calzature e, dopo ogni singolo utilizzo degli attrezzi, la disinfezione degli stessi da parte del responsabile della struttura. 

Ancora da capire il destino delle discoteche. «Anche perché in autunno potremmo tornare a convivere con questa pandemia», aggiunge il governatore. C’è invece il via libera ai centri commerciali e le attività per la cura della persona, ma solo su prenotazione. Per i centri estetici, per esempio, l’operatore dovrà indossare una mascherina FFP2 e la visiera protettiva. Ancora bollino rosso per centri benessere e saune. Domenica e nei giorni festivi potranno aprire farmacie, edicole, bar, ristorazione e fiorai.

«Dobbiamo abituarci alle mascherine. Abbiamo deciso di renderla obbligatoria in tutti i luoghi esterni», continua Musumeci nella sua diretta. Si potranno incontrare gli amici e invitarli a casa, ma vige il divieto di assembramenti. Gli operatori dei negozi di alimentari dovranno indossare i guanti monouso. All’interno dell’Isola ci si potrà muovere liberamente da un Comune all’altro, comprese le isole minori e non ci sarà più bisogno dell’autocertificazione. Dal 25 maggio riaprono al pubblico musei, archivi storici e le biblioteche.

Dal 3 giugno si potrà viaggiare liberamente da e per gli Stati dell’Unione Europea, quelli parte dell’area Shengen, Regno Unito, Andorra, Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano. Fino al 15 giugno restano vietati gli spostamenti da e per gli altri Stati, esclusi i viaggi per comprovate esigenze lavorative, per motivi di salute o di assoluta urgenza. Resta consentito il rientro a domicilio, residenza o abitazione. Sono sospesi i servizi di crociera delle navi passeggeri di bandiera italiana. Le navi da crociera che sono in viaggio non potranno imbarcare altri passeggeri. Al momento dello sbarco nei porti italiani, i passeggeri sono «obbligati a comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria» e devono stare in isolamento fiduciario per 14 giorni. Stessa cosa vale anche per l’equipaggio.

Le attività socio-sanitarie, comprese quelle dei centri semiresidenziali per persone con disabilità, sono riattivate secondo i piani territoriali adottati dalle Regioni con specifici protocolli per il rispetto delle disposizioni per la prevenzione dal contagio. Le persone con disabilità motorie o intellettive, con disturbi dello spettro autistico, o non autosufficienti possono ridurre il distanziamento sociale con i propri accompagnatori e con gli operatori di assistenza. Ad assicurare l’esecuzione delle misure e a monitorarne l’attuazione è il prefetto territorialmente competente, avvalendosi delle forze di polizia. 

Redazione

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