Domani al via Pride village, teatro e mostre

Nel Pride village, fino al 23 settembre a Palermo, e nei suoi luoghi satellite, si snodano incontri politici e culturali, mostre e musica dal vivo, performance e presentazioni di libri. Il village è allestito in centro storico, tra piazza Croce dei Vespri, dove si trova il Music Stage, e piazza Sant’Anna ma anche altri gli spazi saranno satelliti della contaminazione del Palermo Pride 2018: il Teatro Montevergini, Zona Franca, Spazio Franco, il Teatro Atlante e il Centro internazionale di fotografia di Letizia Battaglia. Tra luminarie e botteghe di shopping e food le giornate sono scandite da eventi gratuiti per festeggiare, riconoscere, apprezzare e rivendicare, tutti insieme, l’orgoglio di essere liberi, dicono gli organizzatori. 

Domani dalle 15 si svolgerà la Palermo Pride parade, la sfilata che dal Foro Italico raggiungerà Piazza verdi Per sostenere le attività del coordinamento Palermo Pride e per celebrare e arricchire il Palermo Pride 2018 sono intervenuti alcuni artisti che attraverso il loro linguaggio indagano sul tema del Pride 2018, “De*Genere”, e sulle sue declinazioni. A omaggiare il grande coreografo recentemente scomparso Lindsay Kemp troviamo uno dei suoi più fedeli allievi e controparte sulla scena: è l’amico del Palermo Pride Ernesto Tomasini con la performance teatrale “Sogno di questa notte di mezza estate” (venerdì 21 alle 19 al teatro Atlante). Un’altra performance sul ruolo della donna e sulla visione della transessualità in Sicilia è “Zitta zitta e bella seduta” e le protagoniste dell’appuntamento al teatro Montevergini (domenica 23 alle 19) sono le artiste francesi Anas Pelaquier e Anas Durin. Due mostre sono invece allestite al Village. 

La collettiva “Re e regine” vede otto fotografi dare vita a un’indagine sul genere e sulla degenerazione, ognuno con il proprio linguaggio e stile: Desideria Burgio, Francesco Paolo Catalano, Alberta Cuccia, Angelo De Stefani, Francesco Faraci, Angelo Macaluso, Marco Fato Maiorana e Paola Schillaci. Impone una riflessione sulla migrazione e sulle politiche di accoglienza invece “Flags”, l’installazione dell’artista Nino Raso, che trasforma in simboliche bandiere frammenti di legno delle barche dei migranti recuperate a largo di Pantelleria. Resta allestita fino al 28 settembre infine “Sguardi d’attore” al Centro internazionale di fotografia di Letizia Battaglia. Circa quaranta le fotografie in bianco e nero che Massimo Verdastro ha scattato tra il 1983 e il 2003 e che raccontano la carriera dell’attore e regista attraverso autoritratti ma anche, soprattutto, attraverso i ritratti di amici e colleghi immortalati anche di nascosto a lavoro sui palcoscenici e dietro le quinte: immagini che evocano le atmosfere fumose e magiche delle scene e dei meccanismi umani e tecnici che come un’orchestra sono il teatro.

Redazione

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