«A ventiquattro ore dall’installazione del nuovo manifesto in memoria di Biagio Siciliano e Giuditta Milella, di 14 e 17 anni, i due studenti del liceo Meli a Palermo, deceduti perché travolti, per errore, da un’auto dei carabinieri di scorta ai magistrati Paolo Borsellino e Leonardo Guarnotta, nella centralissima via Libertà una parte becera e senza valori della nostra comunità si è premurata di distruggerlo».
Lo affermano in una nota l’Ottava Circoscrizione, promotrice con il suo presidente Marcello Longo, insieme a Mari Albanese, presidente della commissione Cultura, il Centro Studi Paolo e Rita Borsellino e la Cna che «stigmatizzano quanto accaduto e sporgeranno formale denuncia alle autorità competenti affinché gli autori del gesto possano essere identificati e rendere conto delle proprie azioni».
«Qualsiasi motivo si celi dietro il gesto incivile non intendiamo assolutamente sottovalutarlo – dicono tutti i soggetti promotori dell’iniziativa – Nella diversità dei ruoli e ognuno per i compiti che è chiamato a svolgere all’interno della società, siamo impegnati comunemente e con determinazione nel promuovere una società più consapevole e responsabile, ispirati dai valori di giustizia e legalità democratica e continueremo a farlo con perseveranza».
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