Dissestate Sp 9 e 54, la denuncia del sindaco di Collesano Ente Parco: «Interventi insufficienti per rilancio della zona»

Nei giorni scorsi il sindaco di Collesano, Angelo Di Gesaro, ha inviato una lettera al presidente della Regione, Rosario Crocetta, per denunciare lo stato di abbandono in cui versano le strade provinciali 9, nel tratto compreso tra Campofelice di Roccella e Collesano, e 54 (Bivio Mongerrati – Piano Battaglia), dal tratto che va da Piano Zucchi in poi. Il primo cittadino del comune madonita ha chiesto al governatore siciliano di convocare tempestivamente un incontro per valutare la revisione dell’organizzazione viaria da e per Piano Battaglia, attraverso le due strade provinciali. La strada provinciale 9, che costituisce l’unica arteria idonea a raggiungere Collesano, necessiterebbe di essere riportata in condizioni di sicurezza nel tratto compreso tra Campofelice e Collesano. Il primo cittadino ha ricordato che dal 2003 è in vigore un decreto assessoriale che vieta agli autobus di transitare sulla strada provinciale 54 dal tratto che va da Piano Zucchi in poi. 

«Se si considera la chiusura delle varie strutture ricettive Montanina, rifugio Orestano e Baita del Faggio – ha detto Di Gesaro – equivale a vietare l’accesso agli impianti dal lato Collesano». Il sindaco ha sottolineato che la riapertura degli impianti sciistici di Piano Battaglia, rappresenta per tutta la Sicilia un momento di riscatto dopo tanti anni di abbandono e degrado di una zona che, dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, non ha nulla da invidiare alle più rinomate località alpine. Da anni i sindaci del comprensorio assistono al continuo spopolamento dei loro paesi per la mancanza di prospettive di sviluppo economico e sociale. Lo stato generale della viabilità provinciale delle strade madonite, e siciliane in genere, è quello di degrado avanzato dovuto ad anni di mancata manutenzione delle stesse e della totale assenza di regimentazione delle acque che è la nemica numero uno dell’asfalto e quindi delle strade. 

Per quanto riguarda il comprensorio di Piano Battaglia, qualcosa si è mosso negli ultimi mesi con il ripristino di una certa parte dei guardrail, la manutenzione della aste che segnalano il livello di neve e il riempimento di alcuni dossi. Subito dopo l’inverno partirà anche il ripristino dei giunti sui viadotti della strada provinciale 54 che portano da Petralia a Piano Battaglia. «Tutto questo è un passo avanti, ma insufficiente a garantire una corretta viabilità se si vuole rilanciare la zona», ha detto il presidente dell’Ente Parco delle Madonie, Angelo Pizzuto, secondo cui gli attuali seicento mila euro previsti nel bilancio della città metropolitana non coprono lontanamente gli interventi da fare su quasi duemila km di strade provinciali. Per Pizzuto gli impianti di Piano Battaglia hanno possibilità enormi per riattivare tutto il comprensorio. 

Da quando sono riaperti, tutti i weekend hanno registrato il pienone delle strutture alberghiere e di ristorazione, oltre che naturalmente un vasto giro di pullman (da sessanta a settanta). «La questione di Collesano è complessa – ha aggiunto il presidente dell’Ente Parco – perché lo stato delle strade e veramente degradato al punto da far prendere alla città metropolitana la decisione di interdire la salita da quel versante per motivi di sicurezza. Resta garantito il traffico auto. La parola chiave in questi casi – ha concluso il presidente – è sinergia: solo un impegno comune di tutte le forze in campo può costruire un rilancio di un comprensorio che ha potenzialità senza eguali in Europa».

Mario Catalano

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