Altri diecimila metri cubi di spazzatura. A tanto equivale l’autorizzazione concessa dal dipartimento regionale Rifiuti alla Trapani Servizi spa, la società che gestisce la discarica di contrada Borranea. Il sito, a inizio mese, è stato al centro di un piccolo caso: da una parte l’ordinanza del presidente Nello Musumeci, con la quale è stato autorizzato l’esercizio fino al 28 febbraio, dall’altra la nota dell’impresa che, lo stesso giorno, informava dell’avvenuta saturazione delle vasche.
Le poche ore di ritardo nell’emanazione della nuova ordinanza a carattere emergenziale per la gestione dei rifiuti nell’Isola – scaduta il 30 novembre la precedente firmata dall’ex governatore Rosario Crocetta, la proroga di Musumeci è arrivata soltanto nel tardo pomeriggio dell’1 dicembre – nel Trapanese hanno causato disservizi maggiori rispetto alle altre province. Il motivo stava nella consapevolezza che, pur avendo la nuova autorizzazione a conferire la spazzatura, mancava lo spazio dove metterla. A venire incontro a questa esigenza di straordinarietà in un contesto che in Sicilia da anni è di per sé straordinario, è una nuova ordinanza – la 17/rif, datata 6 dicembre – con cui Musumeci ha autorizzato un ampliamento della vasca F della discarica per un totale di diecimila metri cubi.
La misura ha validità temporale fino al 15 gennaio. I rifiuti potranno essere trasferiti con un limite massimo di 420 tonnellate al giorno, a cui vanno aggiunte le 300 quotidiane che, da tempo, vengono dirottate nella discarica di Siculiana, nell’Agrigentino. L’ordinanza ha raddoppiato la proposta di Trapani Servizi: «Chiede di essere autorizzata con urgenza a operare l’abbancamento del sottovaglio biostabilizzato per un quantitativo massimo di circa 5500 metri cubi», si legge nella nota protocollata l’1 dicembre. A chiedere una maggiore concessione è stato il commissario straordinario del Comune di Trapani Francesco Messineo che, si legge nel verbale redatto a margine del tavolo tecnico tenutosi il 5 dicembre, «verificata la sussistenza di ulteriori margini per l’abbancamento richiesto» ha proposto di concedere l’ampliamento massimo previsto dalla legge per le modifiche non sostanziali dei progetti.
Quest’ultimo passaggio è importante. Va ricordato infatti che le misure intraprese si situano nella fase di attesa per il via libera alla modifica dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia) in possesso di Trapani Servizi. La società, infatti, già a fine settembre ha presentato il progetto per una variante sostanziale del sito, che verrebbe autorizzato a raccogliere altri 44mila metri cubi di rifiuti. L’istanza, al momento, ha ricevuto l’ok del Libero consorzio di Trapani e del Comune, mentre devono ancora rilasciare il proprio parere gli altri enti chiamati a esprimersi. Qualora la variante dovesse ottenere il definitivo via libera, i diecimila metri cubi già concessi negli scorsi giorni verrebbero inclusa nei 44mila previsti.
In entrambi i casi, tuttavia, si tratterà di spostare più in là il limite temporale entro il quale trovare soluzioni a una nuova emergenza. A inizio settembre, d’altronde, lo stesso dipartimento regionale aveva già concesso un ulteriore ampliamento della vasca di oltre 17mila metri cubi.
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