Un dato nuovo e uno vecchio. Da una parte il no del Comune di Motta Sant’Anastasia alla concessione dell’Autorizzazione integrata ambientale per la discarica di contrada Valanghe d’inverno. Dall’altra il tentativo della Oikos, azienda commissariata proprietaria dell’impianto, di proporre ai vertici dell’assessorato all’Energia il vecchio piano di gestione già presentato nel 2009. Un progetto che non tiene conto dei quantitativi di spazzatura sbancati in questi sette anni di attività. E che per questo viene stoppato dalla Regione, che chiede all’azienda di presentare un nuovo piano. Rinviando la vicenda, di fatto, a tempo indeterminato.
Termina così la conferenza dei servizi convocata oggi a Palermo. La riunione – alla quale hanno partecipato anche il sindaco del Comune di Misterbianco Nino Di Guardo e diversi enti come Arpa e Asp – si è conclusa con un nulla di fatto. Ma fa registrare un dato politico importante per il fronte dei cittadini che si oppongono alla discarica che insiste tra i territori di Motta e Misterbianco e che si sono recati nella sede di viale Campania per un sit-in: il sindaco mottese Anastasio Carrà ha dato parere negativo. È lui stesso ad annunciarlo uscendo dall’assessorato, anche se non si ferma a parlare con i manifestanti, arrivati in pullman dal Catanese.
Il primo cittadino aveva due dati contrastanti a cui fare riferimento. Il parere positivo dell’ufficio tecnico comunale e la richiesta di dire un secco no arrivata dal consiglio comunale. La mozione, approvata dall’aula all’unanimità la scorsa settimana, è stata allegata all’incartamento relativo alla conferenza dei servizi. Inoltre i comitati hanno chiesto di includere una versione estesa della mozione, nella quale si fa riferimento anche al nodo della destinazione d’uso del zona, che secondo il piano regolatore dovrebbe ospitare una discarica per inerti. Tra i documenti anche le considerazioni della commissione voluta dall’ex assessore Nicolò Marino nel 2014, pochi mesi prima della conclusione dell’inchiesta della procura di Palermo Terra mia che ha portato all’arresto, tra gli altri, del proprietario della Oikos, Domenico Proto.
La prossima tappa certa è quella del 31 maggio prossimo, quando scadrà la prossima proroga disposta dal presidente della Regione Rosario Crocetta. Nello stesso periodo, inoltre, si dovrà pronunciare anche il tribunale amministrativo regionale di Catania in merito alla richiesta dei vertici della Oikos di far cessare il commissariamento disposto dalla prefettura etnea.
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