Disabili, la Sicilia ha perso 32 milioni per il 2016 Sono a rischio pure le risorse per l’anno in corso

Un’interrogazione parlamentare che fa luce sulle risorse del fondo nazionale per le non autosufficienze (Fna) a disposizione della Sicilia. L’atto parlamentare è stato presentato dalla deputata pentastellata Giulia Di Vita e rivolto al ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Che, nella risposta resa nota soltanto ieri, dice che all’Isola non andrà un centesimo nella ripartizione delle risorse disponibili per il 2016. «Con riferimento al periodo preso in esame – si legge nella risposta del ministero – rappresento che le attività a valere sull’Fna sono state disciplinate dal decreto interministeriale 14 maggio 2015, di riparto del fondo per l’annualità 2015. Il decreto di riparto 2016 è stato infatti registrato dalla corte dei conti il 3 novembre 2016 e le risorse sono state erogate al termine dell’anno alle sole regioni che hanno presentato la programmazione richiesta: la Sicilia non è tra queste».

Insomma, gli uffici regionali non avrebbero presentato i documenti necessari e per questo motivo non vedranno il becco d’un quattrino. Ma i problemi non mancano nemmeno per il 2015. Per questa annualità sono stati stanziati 400milioni di euro da suddividere tra le Regioni. Fondi che, spiega ancora il dicastero che si occupa delle politiche sociali, servono per «l’attivazione o il rafforzamento del supporto alla persona non autosufficiente e alla sua famiglia attraverso l’incremento dell’assistenza domiciliare, la previsione di un supporto con trasferimenti monetari ed eventualmente anche con interventi complementari».

«Come per gli anni precedenti – si legge ancora nella risposta a Di Vita -, anche per il 2015 è stata prevista la redazione di un programma attuativo da parte delle Regioni in funzione della successiva erogazione delle spettanti quote. A tal proposito faccio presente che il ministero ha approvato il programma attuativo della Regione Sicilia. Dopo aver ritenuto coerente l’allocazione delle somme con le finalità previste – continua il ministero – ha attribuito alla Regione Sicilia la somma di 32 milioni e 604mila euro. Tale somma resa disponibile a dicembre 2015 è stata riscossa; ad oggi tuttavia non si hanno notizie sulle attività effettivamente realizzate».

Insomma, a Roma nessuno sa come siano state spese le risorse. Ed ecco la stangata finale: «Al fine di ottenere l’erogazione delle risorse relative al Fna 2017, le Regioni sono tenute a inoltrare al ministero le rendicontazioni sulle attività poste in essere con le risorse del 2015». Senza quelle la Sicilia, dopo aver detto addio alle risorse del 2016, potrebbe non accedere nemmeno al riparto dei fondi previsti per l’anno in corso.

Miriam Di Peri

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