Quando Pif ha fatto irruzione a palazzo d’Orleans, non esisteva ancora il fondo regionale per la disabilità e l’assistenza dei pazienti gravava quasi interamente sulle famiglie. In quel momento si era parlato di 3.682 disabili gravissimi in Sicilia. Da allora l’inclusione e l’assistenza dei soggetti diversamente abili è entrata con forza nell’agenda politica del governo regionale, tra luci e non poche ombre. Oggi il governo fissa un dato: i disabili gravissimi sarebbero 2.140.
Ma alcune domande restano ancora sospese. Chi sono i 1.542 soggetti che nella prima ricognizione venivano considerati disabili gravissimi e che oggi sono invece spariti dalle liste? E ancora, le promesse fatte da Crocetta alle associazioni di disabili, circa le indennità da riconoscere a ciascun disabile gravissimo, in attesa che vengano redatti i piani individuali: in che modo le somme erogate alle famiglie dovranno essere rendicontate? Dubbi che hanno portato associazioni come l’Anfass a chiedere alla Regione di non dare questi soldi, ma piuttosto di garantire servizi. Mentre il dibattito, insomma, è tutt’altro che chiuso, ecco giungere l’ok questa mattina dalla commissione Sanità all’Ars al Piano per la disabilità gravissima, che permetterà di impegnare i primi 36 milioni di euro per il Fondo.
«Beneficiari del contributo – si legge nella nota – saranno 2.140 disabili gravissimi individuati sulla base dei criteri indicati dal decreto ministeriale del 26 settembre 2016». Le valutazioni sono state redatte sulla base dei livelli di autonomia, dello stato di coscienza e comunicazione, dell’autosufficienza respiratoria e alimentare.
In fase di prima applicazione per i mesi di aprile, maggio e giugno sarà versato a ciascun disabile gravissimo un assegno di 5.400 euro per le tre mensilità (pari a 1.800 euro al mese), i disabili di media gravità riceveranno invece un assegno di tremila (mille al mese). Il contributo sarà erogato dalle Asp direttamente al disabile o a un suo rappresentante legale. Nei prossimi giorni le Asp comunicheranno l’elenco e la classificazione dei disabili destinatari del contributo. Altro non viene specificato rispetto alla rendicontazione.
Un provvedimento che «non rappresenta certo la soluzione definitiva – ammette Crocetta -, ma un primo passo concreto per riuscire a rispondere ai problemi più urgenti di tanti disabili, fino a questo momento invisibili, dei quali finalmente ci si prende cura. Un provvedimento organico potrà partire solo dopo l’approvazione in commissione Bilancio del Fondo per le disabilità che dovrà prevedere uno stanziamento di non meno di 250 milioni di euro».
Soddisfatto anche Pippo Digiacomo, presidente della commissione Ars: «Stiamo dando risposte concrete a situazioni molto serie. In commissione abbiamo portato avanti un confronto a 360 gradi con disabili, associazioni, personale medico, istituzioni e forze politiche. Oggi possiamo dire che questo confronto, a volte aspro e complicato, è stato utile e ha prodotto un primo importante passo nella direzione della soluzione dei problemi più urgenti». La commissione Sanità ha inoltre approvato il progetto presentato dall’Irccs Bonino Pulejo relativo ai quattro fratelli Biviano di Lipari: il piano triennale prevede un contributo annuo di 20mila euro per ciascuno dei soggetti, più 700 euro al mese per l’alloggio.
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