Dirigenti pubblici, le proposte di riforma del DI.R.SI

La DI.R.SI. (Associazione dei Dirigenti della Regione Siciliana), condividendo per la gran parte le osservazioni già prodotte al Governo nazionale da DIRER (Federazione Nazionale dei Dirigenti e dei Quadri Direttivi delle Regioni), UNADIS (Unione Nazionale dei Dirigenti dello Stato), DIREL (Dirigenti Enti Locali) e FEDIRSANITÀ (Federazione Dirigenti e Direttivi della Sanità), intende comunque ribadire per il Governo regionale alcune sintetiche osservazioni sulle riforme proposte.

1) I “dirigenti pubblici” sono una risorsa e non un costo.

2) Sono personale specializzato al servizio dei cittadini, che lavora per il bene comune al servizio della collettività e non del politico di turno, garantendo imparzialità a tutela di tutti e, quindi, della democrazia anche nella Regione Siciliana. Dirigenti sono stati uccisi nell’adempimento del proprio dovere come il nostro associato Dott. Filippo Basile.

3) I dirigenti della Regione sono un universo molto eterogeneo, per posizioni, responsabilità e compensi percepiti, che variano in modo anche molto rilevante, come dovrebbe essere ben noto anche al Presidente della Regione ed all’Assessore regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica.

4) I dirigenti pubblici sono e devono essere distinti dai manager delle grandi società partecipate, i quali ultimi, scelti e nominati dalla politica, nella quasi totalità dei casi provengono dal mondo privato e non dal pubblico impiego, percepiscono altissime retribuzioni e, quindi, non possono essere considerati dirigenti pubblici in senso stretto.

5) Riteniamo che la riforma della dirigenza debba partire dall’esigenza di realizzare un incremento di efficienza con un collegamento della retribuzione ai livelli di responsabilità e dei risultati. Abbiamo precise proposte per la valutazione della performance di struttura.

6) La precarizzazione implica uno stato di soggezione che i dirigenti pubblici, seri e onesti, non potranno mai accettare. I dirigenti pubblici accettano e propongono, invece, cambiamenti organizzativi ed accolgono le innovazioni, contrariamente alle banalità che si leggono in proposito, ma non accettano di essere sviliti, assoggettati e privati della dignità professionale ed umana.

7) Si respinge sempre ogni tentativo di spoil system generalizzato, comunque lo si voglia mascherare, perché avere una dirigenza che dipenda completamente dalla politica non garantisce l’imparzialità ed il buon andamento dell’Amministrazione.

Fatte queste sintetiche premesse, sulla scorta delle proposte del Governo nazionale, di seguito si espongono le posizioni della DI.R.SI. in merito ai “44 punti” della riforma.

1) Abrogazione dell’istituto del trattenimento in servizio, sono oltre 10.000 posti in più per giovani nella P.A., a costo zero

Assolutamente favorevoli per il ringiovanimento della P.A.

2) Modifica dell’istituto della mobilità volontaria e obbligatoria

Assolutamente favorevoli. Deve eliminarsi la necessità di nulla osta delle amministrazioni di appartenenza. Solo così può crearsi un “mercato” dei pubblici dipendenti dove le singole PP.AA., non potendo competere con l’aspetto economico, potranno però competere con l’ambiente lavorativo, le prospettive di carriera, la valorizzazione delle professionalità, i percorsi formativi ecc.

3) Introduzione dell’esonero dal servizio

Favorevoli.

4) Agevolazione del part-time

Favorevoli. Per la dirigenza andrebbe coordinato con gli obiettivi, la valutazione dei risultati e la responsabilità dell’ufficio.

5) Applicazione rigorosa delle norme sui limiti ai compensi che un singolo può percepire dalla pubblica amministrazione, compreso il cumulo con il reddito da pensione

Assolutamente favorevoli.

6) Possibilità di affidare mansioni assimilabili quale alternativa opzionale per il lavoratore in esubero

Favorevoli per le qualifiche del comparto.

7) Semplificazione e maggiore flessibilità delle regole sul turn over fermo restando il vincolo sulle risorse per tutte le amministrazioni

Assolutamente favorevoli.

8) Riduzione del 50% del monte ore dei permessi sindacali nel pubblico impiego

Favorevoli. Si fa rilevare, però, che con l’accordo del 29/09/2011 – sottoscritto anche dalla scrivente Organizzazione Sindacale – nella Regione Siciliana si è già proceduto alla progressiva riduzione del monte complessivo delle aspettative e dei permessi sindacali, benché in presenza di aumento dei dipendenti a seguito di immissione nei ruoli di personale del comparto.

9) Introduzione del ruolo unico della dirigenza

Si precisa che nella Regione Siciliana il Ruolo Unico dei Dirigenti (R.U.D.) esiste già come istituito dalla L.R. n. 10/2000, incrementato – però nel corso degli anni – da “inserimenti” scelti dalla politica e provenienti da altre Amministrazioni.

10) Abolizione delle fasce per la dirigenza, carriera basata su incarichi a termine

Assolutamente favorevoli. Finalmente nella Regione Siciliana si andrebbe alla eliminazione della anacronistica terza fascia, che tanti problemi ha comportato (e continua a comportare) nell’efficiente ed efficace gestione della P.A.

Nell’Amministrazione Regionale gli incarichi individuali sono già a termine (da due a sette anni). Vigileremo affinché non si elimini la tutela che garantisce che l’incarico a termine non si traduca in un modo per fare pressioni sui dirigenti dietro minaccia di un non rinnovo dell’incarico o di affidamento di uno di valore minore.

11) Possibilità di licenziamento per il dirigente che rimane privo di incarico, oltre un termine

Il licenziamento è già previsto e normato nel vigente CCRL (artt. 42 e 45).

12) Valutazione dei risultati fatta seriamente e retribuzione di risultato erogata anche in funzione dell’andamento dell’economia

Favorevoli ad una valutazione seria. Sul collegamento con l’andamento dell’economia occorre prima prevedere una norma analoga per gli stipendi dei politici e dei dirigenti d’azienda.

13) Abolizione della figura del segretario comunale

La figura merita considerazioni nuove e differenti, in funzione di garanzia e di valorizzazione del ruolo dato dalla legge anticorruzione, a presidio della legalità.

14) Rendere più rigoroso il sistema di incompatibilità dei magistrati amministrativi

Assolutamente favorevoli, ancorché non di competenza regionale.

15) Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, asili nido nelle amministrazioni

Assolutamente ed incondizionatamente favorevoli.

16) Riorganizzazione strategica della ricerca pubblica, aggregando gli oltre 20 enti che svolgono funzioni simili, per dare vita a centri di eccellenza

Favorevoli.

17) Gestione associata dei servizi di supporto per le amministrazioni centrali e locali (ufficio per il personale, per la contabilità, per gli acquisti, ecc.)

Assolutamente favorevoli. Nella Regione Siciliana deve completarsi il processo già in avanzato stato di realizzazione.

18) Riorganizzazione del sistema delle autorità indipendenti

Favorevoli. Nella Regione Siciliana, ad esempio, l’Osservatorio per la Vigilanza sui Contratti di LL.PP. è stato abrogato ed i compiti sono in atto svolti da Servizi del Dipartimento Regionale Tecnico

19) Soppressione della Commissione di vigilanza sui fondi pensione e attribuzione delle funzioni alla Banca d’Italia

Assolutamente favorevoli, ancorché non di competenza regionale.

20) Centrale unica per gli acquisti per tutte le forze di polizia

Favorevoli, ancorché non di competenza regionale.

21) Abolizione del concerto e dei pareri tra ministeri, un solo rappresentante dello Stato nelle conferenze di servizi, con tempi certi

Assolutamente favorevoli a riduzione dei tempi e semplificazione delle procedure di competenza regionale.

22) Leggi auto-applicative; decreti attuativi, da emanare entro tempi certi, solo se strettamente necessari

Assolutamente favorevoli.

23) Controllo della Ragioneria generale dello Stato solo sui profili di spesa

Assolutamente favorevoli per le corrispondenti Ragionerie Centrali degli Assessorati Regionali.

24) Divieto di sospendere il procedimento amministrativo e di chiedere pareri facoltativi salvo casi gravi, sanzioni per i funzionari che lo violano

Nella Regione Siciliana la norma già esiste. È insita nel principio di celerità e di adozione del provvedimento amministrativo entro i termini previsti dalla legge.

25) Censimento di tutti gli enti pubblici

Assolutamente favorevoli.

26) Una sola scuola nazionale dell’Amministrazione

Assolutamente favorevoli, ancorché non di competenza regionale.

27) Accorpamento di ACI, PRA e Motorizzazione civile

Assolutamente favorevoli. In Sicilia la Motorizzazione Civile è un ufficio periferico del Dipartimento regionale Infrastrutture, Mobilità e Trasporti. Il passaggio delle competenze del P.R.A. alle Motorizzazioni (regionali) dovrà comportare la realizzazione di un unico documento che inglobi il certificato di proprietà (documento amministrativo) e la carta di circolazione (documento tecnico), in ciò semplificando “la vita al cittadino”. Occorre valutare l’eventuale transito alla Regione Siciliana del personale di ACI e PRA.

28) Riorganizzazione della presenza dello Stato sul territorio (es. ragionerie provinciali e sedi regionali Istat) e riduzione delle Prefetture a non più di 40 (nei capoluoghi di regione e nelle zone più strategiche per la criminalità organizzata)

Favorevoli.

29) Eliminazione dell’obbligo di iscrizione alle camere di commercio

Assolutamente favorevoli alla rivisitazione delle competenze delle Camere di Commercio con l’eliminazione degli obblighi pecuniari, ma contrari all’eliminazione della iscrizione.

30) Accorpamento delle sovrintendenze e gestione manageriale dei poli museali

Contrari. Quando si vogliono introdurre concetti di managerialità nel settore dei beni culturali occorre andare con i piedi di piombo. Una cosa è lo sfruttamento economico dei beni culturali, altra cosa è la loro conservazione. Il patrimonio culturale appartiene all’umanità. Non deve essere distrutto. C’è un dovere morale, prima che giuridico, di conservarlo anche con i vincoli posti dalle sovrintendenze (che devono essere potenziate), e di immaginare ed ideare nuove modalità di sfruttamento economico.

31) Razionalizzazione delle autorità portuali

Assolutamente favorevoli, ancorché non di competenza regionale.

32) Modifica del codice degli appalti pubblici

Favorevoli a tutte le modifiche che la Regione Siciliana adotterà, nell’ambito della potestà legislativa autonoma in materia di lavori pubblici, per snellire e non aggravare le procedure

33) Inasprimento delle sanzioni, nelle controversie amministrative, a carico dei ricorrenti e degli avvocati per le liti temerarie

Assolutamente favorevoli, ancorché non di competenza regionale.

34) Modifica alla disciplina della sospensione cautelare nel processo amministrativo, udienza di merito entro 30 giorni in caso di sospensione cautelare negli appalti pubblici, condanna automatica alle spese nel giudizio cautelare se il ricorso non è accolto

Assolutamente favorevoli, ancorché non di competenza regionale.

35) Riforma delle funzioni e degli onorari dell’Avvocatura generale dello Stato

Assolutamente favorevoli, ancorché non di competenza regionale. Sarebbe anche opportuno prevedere sanzioni per chi non si presenta in udienza o non deposita gli atti.

36) Riduzione delle aziende municipalizzate

Favorevoli, considerando anche l’eventualità di riduzione delle società partecipate regionali

37) Introduzione del Pin del cittadino: dobbiamo garantire a tutti l’accesso a qualsiasi servizio pubblico attraverso un’unica identità digitale

Favorevoli, ancorché non di competenza regionale.

38) Trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche: il sistema Siope diventa “open data”

Favorevoli.

39) Unificazione e standardizzazione della modulistica in materia di edilizia ed ambiente

Favorevoli.

40) Concreta attuazione del sistema della fatturazione elettronica per tutte le amministrazioni

Assolutamente favorevoli.

41) Unificazione e interoperabilità delle banche dati (es. società partecipate)

Assolutamente favorevoli. I vari sistemi devono “parlarsi” fra loro. Non è possibile richiedere agli operatori di inserire lo stesso dato con modalità e forme diverse in un numero sempre maggiore di sistemi.

42) Dematerializzazione dei documenti amministrativi e loro pubblicazione in formato aperto

Assolutamente favorevoli.

43) Accelerazione della riforma fiscale e delle relative misure di semplificazione

Assolutamente favorevoli, ancorché non di competenza regionale.

44) Obbligo di trasparenza da parte dei sindacati: ogni spesa online

Assolutamente favorevoli.

Redazione

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