Diminuiscono in Sicilia i bambini sovrappeso

LO RIVELA IL SECONDO RAPPORTO “OKKIO ALLA SALUTE” COORDINATO ANCHE DALL’ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITA’. IL MOTIVO DEL MIGLIORAMENTO E’ LEGATO AL MAGGIORE CONSUMO DI FRUTTA E VERDURA E ALL’ATTIVITA’ FISICA

di Viviana Di Lorenzo

Secondo il rapporto “Okkio alla salute” – Promozione della salute e della crescita sana dei bambini della scuola primaria” – coordinato dal Centro nazionale di Epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto superiore di Sanità di Roma, l’obesità dei bambini, nell’Isola, è in netto calo rispetto agli anni scorsi

Lo studio ha l’obiettivo di verificare come, nel tempo, si evolve la situazione nutrizionale dei bambini, che frequentano le scuole elementari e mira a diffondere le corrette abitudini alimentari e gli stili di vita favorevoli, affinché diminuisca il problema dell’obesità e del sovrappeso nei bimbi.

All’iniziativa hanno partecipato le Aziende sanitarie provinciali, le quali hanno analizzato le abitudini alimentari dei bambini di 228 scuole siciliane con 272 terze classi. Dalla ricerca è emerso che si è verificato un netto miglioramento delle condizioni di salute dei piccoli rispetto al 2007, quando la Sicilia si trovava al secondo posto, tra le regioni d’Italia, con il più alto livello di obesità e sovrappeso infantile.

Oggi, invece la Sicilia si trova al 7° posto. Dunque in netto miglioramento, con il 24,2 % di bambini sovrappeso e il 13,4 % di obesi. Da questo risultato si evince che si è verificato un cambiamento delle abitudini alimentari, ma anche di quelle legate, in generale, allo stile di vita.

Sembra, infatti, che non solo i bambini consumino più frutta e verdura, ma che siano anche coinvolti in attività sportive. Questo, naturalmente non fa che diminuire le ore giornaliere che trascorrono davanti la televisione o i videogames, permettendo loro di svolgere attività ricreative, abituandoli fin da piccoli a dedicare parte della giornata a praticare sport e, soprattutto, a sostenere e continuare nel tempo una sana e corretta alimentazione.

Il mutamento legato all’alimentazione, probabilmente, è stato favorito anche dai vari progetti di educazione alimentare, che da parecchi anni stanno interessando le scuole elementari, con l’obiettivo e la possibilità di far apprezzare anche ai più piccoli la frutta e la verdura.

Questo lavoro di educazione non deve essere svolto solo dalla scuola perché, come è facile intuire, anche la famiglia deve svolgere un ruolo fondamentale. I genitori devono rendersi conto dell’importanza di sostenere una buona educazione alimentare, in quanto spesso la causa dei problemi di salute legati al peso, e quindi di malnutrizione, è la famiglia.

Infatti dallo studio effettuato dall’“Okkio alla salute”, è emerso che il livello di istruzione dei genitori influisce notevolmente sul peso dei figli: quindi laddove la mamma sia più istruita, i livelli di obesità diminuiscono, crescendo invece nei casi in cui il livello d’istruzione risulta inferiore.

Il peso dei genitori, la zona geografica in cui crescono i bambini e il sesso sono gli altri fattori che influenzano notevolmente l’insorgere di tali patologie nei minori.

In Sicilia, però, vi sono alcune province più colpite dal problema. Al primo posto c’è Enna, poi Trapani, Palermo e Ragusa, mentre le regioni d’Italia in cui il fenomeno è maggiormente presente sono la Campania, la Puglia e il Molise. Le province in assoluto meno colpite dall’obesità e dal sovrappeso infantile sono Trento e Bolzano.

L’obesità, o in generale il sovrappeso, sono due fenomeni tipici del nostro periodo storico, che non vanno assolutamente presi con leggerezza, soprattutto se a soffrirne è un bambino, perché chi fin da piccolo manifesta tali patologie può avere altre complicazioni, da quelle cardiache a quelle legate all’insorgere di malattie come il diabete.

Insomma è chiaro, che i genitori non devono assolutamente sottovalutare la questione legata all’alimentazione, perché se un tempo si diceva che un bambino “in carne” fosse simbolo di salute, oggi invece ci si deve fermare, prima di esprimere un parere simile, a valutare quali siano gli alimenti alla base delle sue abitudini nutrizionali.

Senza dubbio, non è facile convincere un bambino a mangiare le verdure, ma la cosa importante e fondamentale è evitare che i genitori si perdano d’animo e rinuncino, a priori, ad impartire uno stile di vita alimentare il più salutare possibile.

Cammina di pari passo con l’alimentazione anche l’attività sportiva, perché i genitori, quando ne hanno la possibilità, dovrebbero trascorrere del tempo libero con i figli, facendo attività ricreative fuori casa con loro, educandoli a non stare solo e sempre davanti la tv, ma a divertirsi all’aria aperta o con attività sportive.

Dunque spesso non si dovrebbe parlare solo di come vanno educati i figli, ma anche di come i genitori debbano essere pronti a dare il buon esempio ai propri bambini, con un’alimentazione e uno stile di vita sani.

 

Redazione

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