Il 27 novembre partirà
il terzo step della raccolta differenziata porta a porta che coinvolgerà anche i quartieri del centro storico dei mandamenti Tribunali (Kalsa) e Castellammare (Vucciria-Loggia). Comune, Rap e i consiglieri della prima circoscrizione non intendono fare passi indietro anche se devono far fronte a un pessimismo diffuso in merito al fatto che si riesca a farlo, visti forse anche gli scarsi risultati ottenuti con il secondo step oltre alle criticità che riguardano determinate strade come quelle troppo strette, i vicoli o ancora quelle interessate dalla movida. In ballo non ci sono solo la tutela dell’ambiente e della salute ma anche quella quota di differenziata ferma al 16-17 per cento che entro la fine dell’anno dovrebbe lievitare fino al 30 per cento secondo le stime inviate dal Comune alla Regione.
Per agevolare il percorso degli abitanti della zona interessata dal provvedimento si sono
tenuti ieri e oggi due incontri tra i rappresentanti della partecipata, della circoscrizione e del Comune con i cittadini. E a questi ne seguiranno anche altri. Al primo, tenuto alla chiesa di San Mamiliano, hanno preso parte un centinaio di persone, commercianti compresi. Il secondo invece all’istituto Ferrara di piazza Magione dove è stata lanciata l’idea di una festa di addio ai cassonetti. Ma la loro scomparsa sarà indolore? C’è chi è pronto a scommettere che sarà un disastro o peggio «un inferno», tuona una signora che interrompe così l’intervento del presidente della Rap Giuseppe Norata, mentre annuncia che dal 27 novembre verranno tolti tutti i cassonetti.
«Abbiamo raccolto molte indicazioni e già oggi alcune sono state discusse al tavolo tecnico – afferma Massimo Castiglia, presidente della Prima circoscrizione -.
Non dobbiamo parlare di criticità ma di piccole cose da mettere a posto. C’e molto scetticismo sul fatto che nel centro storico riesca a fare la differenziata. Ci saranno dei problemi ma è importante che vengano coinvolti tutti, anche quelli che non credono nella differenziata. Accetteremo le proposte che vengono dai cittadini».
Gli fa eco
Francesco Fiorino dirigente responsabile del servizio ambiente del Comune: «Il comune affronta la differenziata dei rifiuti con 20 anni di ritardo. È una piccola fatica e un impegno che parte da ciascuna casa. Con molto coraggio l’amministrazione sta arrivando in zone che presentano diverse difficoltà, come strade strette e vicoli o aree interessate dalla movida». Per quanto riguarda le aree della città dove si svolge gran parte della vita notturna infatti non è escluso che venga emanata un’ordinanza ad hoc. Il motivo principalmente riguarda gli orari di conferimento diversi per commercianti e residenti, visto che chi cena o si prende una birra non vuole certo farlo in compagnia di un cestino dei rifiuti. «Dal 7-8 per cento dell’anno scorso – conclude Fiorino – siamo passati al 16-17 per cento ma il nostro obiettivo è arrivare al 30 per cento entro la fine dell’anno».
In quest’ottica quindi
la data del 27 novembre diventa tassativa se si vuole incrementare la quota di differenziata, malgrado il fatto che la percentuale totale venga abbassata dal conferimento continuo dei rifiuti indifferenziati dai Comuni limitrofi. «Finalmente partiamo anche qui, il ritardo è sotto gli occhi di tutti – spiega il presidente della Rap – ma siamo qui per lavorare serenamente con voi. La differenziata è un progetto più ampio che separare i rifiuti: il nostro stile di vita consuma tanto e così possiamo contribuire alla tutela del pianeta. Il nostro obbiettivo è coinvolgere: e in questo ci stanno dando una grossa mano le parrocchie e la Circoscrizione che ci ha messo a disposizione un locale a piazza Giulio Cesare per la distribuzione dei kit alle famiglie che non l’hanno ancora ricevuto, quello che serve oggi è uno scatto d’orgoglio».
I dati di ottobre non sono scoraggianti e hanno visto un incremento di 7 tonnellate di raccolta differenziata. «Un atto di civiltà oltre a un obbligo di legge – afferma l’ingegnere Cutrone responsabile differenziata per Rap -. Abbiamo la possibilità di fare diventare questi rifiuti delle risorse. Smentisco che venga buttato tutto insieme a Bellolampo, come molti dicono, semplicemente perché non è conveniente conferire indifferenziato pagando, quando la stessa cifra viene erogata portando alle piattaforme rifiuti debitamente separati. Il terzo step sarà molto particolare e impegnativo. Ce la metteremo tutta. Noi facciamo un buon servizio se i cittadini fanno una buona raccolta. Facciamo questi sforzi insieme, dobbiamo battere il pessimismo di qualcuno. Siamo consapevoli che si tratta di una sfida difficile».
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