È ritenuto dagli investigatori il reggente militare della famiglia mafiosa Santapaola–Ercolano. La Direzione investigativa antimafia di Catania ha eseguito un’operazione di sequestro di beni a carico del 51enne Orazio Benedetto Cocimano, considerato elemento di vertice dell’organizzazione mafiosa catanese. Secondo gli inquirenti la scalata di Cocimano all’interno della cosca sarebbe iniziata nel 2009 e l’avrebbe portato anche a «detenere la cassa degli stipendi».
L’uomo era già stato arrestato nel luglio 2014 dalla squadra mobile all’interno dell’operazione denominata Ghost. Nel decreto che la Dia ha eseguito, il tribunale di Catania dispone il sequestro dei beni per un valore complessivo di oltre due milioni di euro. Che fanno riferimento a quattro società attive nel settore edile, ad auto e moto oltre a sei tra conti correnti e depositi postali.
«Continua la doppia azione per colpire le organizzazioni criminali», afferma Renato Panvino, capo della Dia etnea. Il dirigente analizza il modus operandi seguito. «Le società erano gestite da soggetti prestanome che si muovevano per conto di Cocimano – spiega – Si tratta di società che si occupavano di edilizia per la costruzione di immobili». E specifica che «non prendevano appalti pubblici».
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